per Giorgia Meloni questo dimostra che la “demonizzazione” non funziona più

per Giorgia Meloni questo dimostra che la “demonizzazione” non funziona più
per Giorgia Meloni questo dimostra che la “demonizzazione” non funziona più
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LUDOVIC MARIN/AFP Giorgia Meloni manda i suoi «complimenti al Raggruppamento Nazionale e ai suoi alleati per il punteggio ottenuto al primo turno» delle elezioni legislative (foto illustrativa a Bruxelles il 27 giugno 2024).

LUDOVIC MARIN/AFP

Giorgia Meloni manda i suoi «complimenti al Raggruppamento Nazionale e ai suoi alleati per il punteggio ottenuto al primo turno» delle elezioni legislative (foto illustrativa a Bruxelles il 27 giugno 2024).

INTERNAZIONALE. « Non funziona più. » Per Giorgia Meloni la messa al bando dei partiti di estrema destra non li penalizza più, come spiega in una dichiarazione all’agenzia di stampa transalpina ADNkronos questo lunedì 1 luglio, il giorno dopo le elezioni legislative che hanno visto il Rassemblement in testa a livello nazionale in Francia. “Il tentativo costante di demonizzare le persone che non votano a sinistra […] è una trappola nella quale cadono sempre meno persone”dichiara il leader del partito postfascista Fratelli d’Italia.

“Lo abbiamo osservato in Italia, lo vediamo sempre di più in Europa e in tutto l’Occidente”aggiunge la leader che è arrivata al potere nell’ottobre 2022 e ha rafforzato la sua uscita dalle elezioni europee vinte con il 28% dei voti. “Invio i miei complimenti al Rally Nazionale e ai suoi alleati per il punteggio ottenuto nel primo turno”continua Giorgia Meloni, rallegrandosi del fatto che “ per la prima volta anche i repubblicani si avviano verso la non partecipazione al cosiddetto “fronte repubblicano””.

“Ho sempre desiderato la fine, in Europa, delle vecchie barriere tra forze alternative alla sinistra e sembra che anche in Francia ci si stia muovendo in questa direzione”sottolinea riferendosi all’unione dei diritti sperimentata ormai da diversi decenni in Italia.

Mosca segue la situazione “molto da vicino”

Come dimostra la reazione del primo ministro italiano, i risultati delle elezioni legislative non hanno lasciato indifferenti i leader europei, il più delle volte preoccupati dalla prospettiva di vedere l’estrema destra entrare al governo. Lo spagnolo Pedro Sanchez ha insistito sul fatto di non “tenere”. la vittoria dell’estrema destra è data per scontata”.. “Resto fiducioso nella mobilitazione della sinistra francese” per il secondo turno, ha dichiarato il primo ministro alla radio Cadena Ser, giudicando necessario “ concentrarsi su politiche progressiste » per contrastare l’estrema destra.

“Questo comincia davvero a sembrare un grosso pericolo”, ha preoccupato anche il suo omologo polacco Donald Tusk. A margine di un viaggio al confine ucraino, colui che guida una coalizione di centro e sinistra ha espresso il timore che “ La Francia potrebbe presto diventare il malato d’Europa, condannato allo scontro tra forze radicali”.

Berlino, attraverso il suo capo della diplomazia, ha manifestato preoccupazione per l’Ue, ricordando che “ Germania e Francia hanno una responsabilità particolare per la nostra Europa comune”. “Nessuno può restare indifferente […] se tra i nostri più stretti partner e migliori amici risultasse vincitore un partito che vede nell’Europa il problema e non la soluzione”ha proseguito Annalena Baerbock nel corso di una conferenza stampa.

Il portavoce del Cremlino, dal canto suo, ha reagito in modo sobrio ai risultati del partito di Marine Le Pen, leader che incontrò Vladimir Putin nel 2017. La presidenza russa segue” molto vicino alle elezioni in Francia »ha detto Dmitri Peskov. “Aspettiamo il secondo turno, ma le preferenze degli elettori francesi ci sono più o meno chiare”Ha aggiunto.

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