Elezioni legislative 2024: il fallimento di Macron in prima pagina sulla stampa francese

Elezioni legislative 2024: il fallimento di Macron in prima pagina sulla stampa francese
Elezioni legislative 2024: il fallimento di Macron in prima pagina sulla stampa francese
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“Emmanuel Macron aveva chiesto un chiarimento alle urne”, “la sera del primo turno, il chiarimento è infatti simile a un crash test, una forma di disastro autodistruttivo”, scrive il nostro direttore editoriale nelle nostre edizioni questo lunedì mattina è dedicato ai risultati del primo turno di queste elezioni legislative anticipate. Il resto della stampa francese è d’accordo, Emmanuel Macron “ha fatto una scommessa. L’ha perso. Quel che è peggio, è un disastro per il suo campo”, constata Stéphanie Zorn sulla Voix du Nord.

Trova su le nostre pagine dedicate i candidati della vostra circoscrizione elettorale e, il 30 giugno alle ore 20, i risultati del primo turno delle elezioni legislative Parigi, Lione, Marsiglia e in tutta la Francia.

Stessa osservazione per Stéphane Vergeade su La Montagne: “Si capisce che Emmanuel Macron ha perso la sua scommessa, lanciata nella solitudine di una domenica sera le cui motivazioni restano a lungo incomprese”. Dopo il punteggio europeo, “nel corso dei dibattiti si è diffusamente auspicata una chiarificazione. I chiarimenti ci sono stati, e non pochi. La Francia si sta rendendo conto di un confronto senza precedenti tra i due estremi”, ha affermato Patrice Chabanet sul Journal de la Haute-Marne.

Nelle Ultime notizie dall’Alsazia, Pascal Coquis vede addirittura “la fine del macronismo”. “Che il partito al potere paghi il caro prezzo di questo avventurismo elettorale è quindi una questione di implacabile logica politica e matematica che solo la cecità di un capo di Stato completamente ossessionato da se stesso potrà oscurare”, decide.

“Fronte repubblicano: una settimana per scegliere”, riassume La Croix, che constata dalla penna di Séverin Husson, che “la coalizione presidenziale resiste meglio del previsto e, dopo averla evitata per due anni, ha immediatamente teso la mano ai repubblicani .” “La Rn prende l’iniziativa, la risposta si sta organizzando”, giudica anche Bene Pubblico.

“Si vedono già lì”

Quando il nostro giornale ha fatto questa constatazione in prima pagina su Jordan Bardella “alle porte del potere”, Libé ha sottolineato la necessità di “stare uniti”. “Solo un blocco repubblicano potrà evitare il peggio”, aggiunge il quotidiano di sinistra. “Stand up” è anche il richiamo de L’Humanité. “Si vedono già lì. C’è ancora tempo per fermare tutto questo”, ha dichiarato Sébastien Crépel sulla seconda pagina del quotidiano comunista.

Giornale locale impegnato, La Marseillaise ha calcolato “una settimana per sbarrargli la strada”, senza inserire il nome della RN nel titolo ma parlando di “onda marrone in tutto il paese”. “Verso quale fronte repubblicano? », chiede Midi Libre.

A Le Figaro, Alexis Brézet è tagliente al contrario: “Tra Bardella e Mélenchon, chi, in coscienza, vorrebbe mettere un segno di uguaglianza? », si chiede il direttore della redazione dopo aver analizzato a lungo il “disastro” di Macron. “Il programma RN è certamente, sotto molti aspetti, preoccupante, ma di fronte a: antisemitismo, islamo-sinistra, odio di classe, isteria fiscale… Posto, qualunque cosa dica, sotto il dominio della LFI, il Nuovo Fronte popolare è, di fatto, il vettore di un’ideologia che porterebbe disonore e rovina al Paese”, sostiene la sua posizione.

Per L’Opinion “l’impennata del RN sta annientando il macronie”. Avrebbero potuto scrivere “en terre”, il che dimostra che una parola molto piccola, una “à” o una “en”, può significare tantissimo.

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