Un settantenne olandese, incriminato per l’omicidio di una ragazzina britannica di undici anni nel giugno 2023 nel Finistère, è morto di malattia la settimana scorsa, lo ha appreso una fonte vicina al caso, confermando le informazioni del quotidiano Ouest-France.
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La morte del settantenne è stata confermata dalla sua avvocatessa Anne Guillerme, che non ha voluto rilasciare ulteriori commenti. Lei conferma così l’informazione del quotidiano Ouest-France.
Dirk R. è stato incarcerato nel giugno 2023 dopo aver aperto il fuoco, sullo sfondo di un conflitto di quartiere, contro una famiglia britannica residente a Plonévez-du-Faou (Finistère).
Soprannominato “Il Belga” nel suo villaggio, il settantenne aveva sparato tre o quattro volte, uccidendo una ragazzina di undici anni e ferendo gravemente alla testa il padre cinquantenne. Anche sua madre Rachel, leggermente ferita, è stata ricoverata in ospedale, così come sua sorella di otto anni, che è riuscita a sfuggire all’assassino.
IL “conflitto di quartiere” all’origine della tragedia era legato “un’esasperazione per le molteplici opere intraprese” il padre britannico nella sua proprietà, ha riferito il procuratore di Brest Camille Miansoni poco dopo i fatti.
Il rumore della motosega ha particolarmente infastidito l’indagato. “C’è stata negli anni una profonda esasperazione che ha portato a questa tragedia”secondo il magistrato.
La compagna del sospettato, una donna belga sulla settantina, è stata incriminata per mancata assistenza a una persona in pericolo e posta sotto controllo giudiziario.
La coppia, nata ad Anversa (Belgio) e con la fedina penale pulita, sarebbe risultata positiva alla cannabis e all’alcol all’epoca dei fatti, secondo l’accusa.
Contattata martedì dall’AFP, la procura di Brest non ha risposto.
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