Ludovic Bertin è noto alla corte per furto, ricettazione, infrazioni stradali e porto di armi proibite. In totale, la sua fedina penale comprende dieci condanne tra il 2013 e il 2019. Nel 2020, quando Victorine Dartois scompare mentre torna a casa dai suoi genitoriun sabato sera di settembre, Ludovic Bertin è sposato e padre di un bambino. L'uomo gestisce un'azienda di trasporti e vive a Villefontaine, a 800 metri dall'abitazione di Victorine. Ma, come dimostreranno le indagini, non si conoscevano.
Ludovic Bertin in quel periodo faceva uso di droga e, la sera dell'omicidio, era sotto l'effetto di cocaina. Dopo aver ucciso Victorine, si confidò con il suo migliore amico, spiegandogli che era andato a caccia di prede “violentarla”. Che non ci sarebbe riuscito e che l'avrebbe strangolata. Quella sera, 26 settembre, è partito a piedi, volontariamente senza telefono, per non essere geolocalizzato. Udendo questa confessione, questo testimone ha poi deciso di allertare la polizia, anche per paura che il suo amico si suicidasse.
Una versione dei fatti completamente diversa
Ludovic Bertin ha una versione dei fatti completamente diversa. Secondo lui, quella sera stava facendo jogging quando ha urtato Victorine senza farlo apposta. Secondo lui, lei lo ha poi insultato e lui si è arrabbiato, poi le ha stretto il collo due volte.
Dopo il suo arresto in carcere, ha scritto alla famiglia della vittima per chiedere perdono. Ma la famiglia di Victorine è convinta che menta. Perché da questo lunedì Ludovic Bertin compare anche per lo stupro di un'altra ragazzina. Era il 2018, anche lei chiamata Victorine, uno stupro che, ancora una volta, nega di aver commesso. Per questi fatti rischia l’ergastolo.