La partita al vertice ha prodotto un'opposizione tattica interessante e indecisa. Da un lato il Saint-Malo, il suo 3-1-4-2 e la voglia di mettere subito in appoggio i suoi due attaccanti e recuperare i secondi palloni. Dall'altra i Girondins senza Carroll e con Thomas Trazié numero 10 in un 4-2-3-1 che costringe i bretoni a difendere uno contro uno e con la voglia di trovare profondità. E da entrambe le parti la voglia di andare avanti subito.
Se l'unico tiro in porta è stato per lungo tempo quello di Malouin Barroug ben parato da Diabaté (10°), i bordolesi potrebbero pentirsi di aver concluso male le situazioni favorevoli sulle transizioni. Facendo la differenza con la loro vivacità, Bahassa (6e14e), Diallo (26e36e) e Merdji (29e) mancato l'ultimo gesto (cross o strike) che preoccupa. E mentre gli uomini di Bruno Irles cominciavano a contrastare i padroni di casa, i Black Devils colpiscono con una magnifica azione collettiva conclusa da capitan Daillet, lanciata in area dopo un gioco a triangolo con Heinry e Barroug (1-0, 42e).
L'ispirazione di Bahassa
Ma la forza mentale è una qualità del Bordeaux in questa stagione. Contro Poitiers (1-1), Châteaubriant (2-2), Saumur (2-1) o Blois (1-1), sono riusciti a rialzarsi. Bahassa ha talento, e il Cenonais, con il vento in poppa, pareggia con uno slancio superbo con un pallonetto da 35 metri del portiere Escandre, avanzato (1-1, 49e).
Più calma rispetto al primo periodo, la partita ha comunque mantenuto l'intensità nei duelli. Solidi sulla difensiva, i bordolesi presero gradualmente il sopravvento contro un leader in ritirata. Hanno anche creato la più grande opportunità per se stessi. Solo sul secondo palo, su corner di Ben Khemis, Grillot mette a lato il suo colpo di testa (77e). Il duello proseguirà ora da remoto.