Il mercato americano influenzato dal meteo
Negli Stati Uniti, l'aumento dei prezzi del gas si spiega principalmente con le previsioni meteorologiche che annunciano una forte ondata di freddo. Si prevede che le temperature, che saranno ben al di sotto delle medie stagionali nella zona occidentale e nel Midwest, alimenteranno una maggiore domanda di riscaldamento.
Questo contesto ha spinto i futures di dicembre a registrare un rialzo del 5,10%, raggiungendo i 3,356 dollari per milione di BTU (Unità Termale Britannica). Masanori Odaka, analista di Rystad Energy, indica che queste condizioni si romperanno con un autunno particolarmente mite, che fino ad allora aveva frenato la domanda di gas.
Tuttavia, la situazione è mitigata dai titoli azionari statunitensi storicamente elevati. “ Se le temperature si abbassassero, questo aumento potrebbe essere limitato “, commenta Eli Rubin di EBW Analytics Group. L’abbondanza di riserve potrebbe quindi ammortizzare le fluttuazioni stagionali del mercato.
L’Europa si trova ad affrontare sfide geopolitiche persistenti
In Europa la situazione è più complessa. Il TTF olandese, il principale benchmark per il mercato europeo, è salito del 3,22%, raggiungendo i 48.303 euro per megawattora (MWh). Tale aumento è attribuito alla combinazione tra l'arrivo dell'inverno e nuove tensioni geopolitiche. La recente decisione di Gazprom, il colosso russo del gas, di interrompere le consegne all'Austria ha esacerbato i timori sulla sicurezza degli approvvigionamenti.
L’Austria rimane fortemente dipendente dalle importazioni russe.. Questo gesto avviene in un contesto segnato da una rinnovata tensione militare tra Russia e Ucraina. L’uso di missili a lungo raggio da parte dell’Ucraina e le risposte di Mosca hanno intensificato le incertezze economiche. Questi eventi ricordano quanto l’Europa rimanga vulnerabile alle perturbazioni esterne, nonostante gli sforzi per diversificare le proprie fonti energetiche dall’inizio della crisi russo-ucraina.
Analisi comparativa: mercati americano ed europeo
Aspetto | STATI UNITI | Europa |
---|---|---|
Fattore dominante | Condizioni climatiche | Tensioni geopolitiche |
Prezzo registrato | $ 3,356 per milione di BTU | 48.303 euro al MWh |
Risorse disponibili | Titoli storicamente elevati | Titoli forti, ma dipendenza dalla Russia |
Rischio a breve termine | Riscaldamento globale imprevedibile | Possibili escalation militari |
I mercati del gas negli Stati Uniti e in Europa mostrano dinamiche distinte, guidate da fattori locali. Negli Stati Uniti la capacità produttiva resta flessibile e potrebbe rispondere ad un aumento della domanda invernale, limitando così l’impatto sui prezzi. D’altro canto, l’Europa deve destreggiarsi tra i vincoli geopolitici che rendono il suo mercato più esposto ad aumenti prolungati.
Tuttavia, le due regioni condividono un’esigenza comune: rafforzare la propria resilienza di fronte agli shock esterni, siano essi climatici o politici. Gli investimenti nelle infrastrutture di stoccaggio e la transizione verso fonti energetiche più stabili potrebbero aiutare a limitare le fluttuazioni future.