Par
Massimo Cartier
Pubblicato il
21 novembre 2024 alle 17:11
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Duemila case. Questo è il numero di case necessarie per preparare “la Dieppe di domani entro il 2030” dichiarano Margaux Le Maistre, responsabile del servizio di gestione del territorio, e Anne Earle Saborin, direttrice del servizio di solidarietà della città di Dieppe (Seine-Maritime).
Martedì 12 novembre 2024, nella sala Paul-Éluard, si è svolto il secondo incontro di quartiere della democrazia locale, in cui si è discusso dell'attualità nel centro città, nei quartieri di Saint-Pierre e Vauban. Il punto principale ruotava attorno agli alloggi, una delle principali priorità per il comune.
Con il crescente numero di persone che hanno diritto all'edilizia sociale, sole e in famiglie monoparentali, sono state stabilite diverse priorità per ridurre la tensione sugli alloggi nella città dei quattro porti: agire sugli alloggi sfitti, agire sul costo degli alloggi e agire per avere una più ampia e un'offerta più accessibile.
Operazioni miste
“Dobbiamo aumentare l'offerta di residenze primarie limitando le residenze secondarie, avere più unità abitative di piccole dimensioni, costruire alloggi a prezzi accessibili e adattare il patrimonio esistente, rispondendo al contempo alle sfide del progetto EPR2”, elencano i due relatori.
E per combattere gli alloggi al di sotto degli standard ci sarà anche la proroga del permesso di locazione in centro città dal 1È aprile 2025.
Per quanto riguarda la distribuzione delle 2.000 unità abitative previste, il 31% sarà a Neuville-lès-Dieppe e Puys, il 16% a Pollet, il 38% nel centro città, l'11% a Janval e il 4% a Val-Druel. Attualmente nel centro cittadino si registrano 7.315 unità abitative. Entro il 2030 sono previste 938 case aggiuntive.
Tra questi, 190 unità abitative nell'ambito dell'OPAH-RU, l'operazione prevista di miglioramento abitativo e rinnovamento urbano, un'operazione di bonifica delle terre desolate per lo Zac Sud.
“È previsto un intervento sul caseificio Abraham, dove l’ambizione è quella di fornire 360 unità abitative per i dipendenti del grande cantiere. In secondo luogo, a lungo termine dovrebbero restare dalle 230 alle 240 unità abitative», continuano i due relatori.
Infine, Logeal sta lavorando ad un progetto di otto unità abitative in rue des Maillots, la cui consegna è prevista per il 2026. Una residente ha messo in dubbio l'accesso a queste unità abitative poiché non può beneficiare dell'edilizia sociale.
“Tutte le operazioni di edilizia abitativa, tranne quella della latteria Abraham, sono miste con l'edilizia sociale, classica e di grande cantiere”, risponde François Lefebvre, deputato all'Urbanistica.
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