Appello alle “ratonnades” dopo la morte di Thomas: un ex candidato alla Riconquista! condannato alla pena detentiva sospesa

Appello alle “ratonnades” dopo la morte di Thomas: un ex candidato alla Riconquista! condannato alla pena detentiva sospesa
Appello alle “ratonnades” dopo la morte di Thomas: un ex candidato alla Riconquista! condannato alla pena detentiva sospesa
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Un ex candidato legislativo del partito Reconquête! di Éric Zemmour, processato per aver incitato alle “ratonnades” dopo la morte, nel novembre 2023, di Thomas, uno studente liceale accoltellato durante un ballo a Crépol (Drôme), è stato condannato giovedì a quattro mesi di prigione. . Alla condanna si accompagna l’obbligo di frequentare un corso di cittadinanza, pena una multa di 2.000 euro e tre anni di ineleggibilità.

Pochi giorni dopo la morte del giovane, in un clima di tensione in Francia, Florence Medina, 52 anni, candidata Reconquête! a Montpellier per le elezioni legislative del 2022, aveva pubblicato commenti su Facebook che l’hanno portata ad essere deferita al tribunale penale per “pubblica provocazione all’odio o alla violenza a causa della sua origine, etnia, nazione, razza o religione.

Sulla sua pagina, ha affermato in particolare: “Thomas è stato assassinato dalla feccia del quartiere, gente povera che non accettava le regole, quelle di essere allontanati da una festa alla quale non erano invitati (…) Se è la guerra che la feccia vuole, lo otterranno.

“Negli anni ’80 ci sono state le ratonnate, a rischio scioccante possiamo ricominciare, ma non permetteremo che i nostri figli vengano vigliaccamente assassinati dagli eccessi e dalla feccia armata”, ha aggiunto Florence Medina, che non è più membro del partito lontano. partito giusto.

All’udienza del 13 novembre, ha affermato di non percepire alcuna connotazione razzista nel termine “ratonnade”, per lei sinonimo di rissa o vendetta, mentre, le ha ricordato il presidente del tribunale, l’Accademia di Francia precisa che designa, durante la guerra d’Algeria, “azioni di ritorsione compiute contro i nordafricani” e oggi designa “un atto di violenza collettiva diretto contro alcune minoranze”.

“Possiamo capire l’indignazione quando viene accoltellato un 16enne, ma la giustizia funziona, non discrimina. I tuoi commenti sono odiosi. Lei si riferisce alle razze”, ha risposto il procuratore Alain Octuvon-Bazile.

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