festa, personalità, tema… Chi è il più pubblicizzato nella campagna?

festa, personalità, tema… Chi è il più pubblicizzato nella campagna?
festa, personalità, tema… Chi è il più pubblicizzato nella campagna?
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Lo scioglimento dell’Assemblea nazionale e le elezioni legislative anticipate del 30 giugno e 7 luglio 2024 costituiscono un “terremoto politico nella storia dei Ve Repubblica”, assicura la Fondazione Jean-Jaurès, gruppo di riflessione classificati a sinistra. Come viene raccontata dai media questa campagna espressa? Quali figure e questioni politiche sono le più visibili? La Fondazione, in collaborazione con l’Istituto Onclusive, ha pubblicato, mercoledì 26 giugno, i risultati dell’analisi mediatica di questa campagna.

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Questa analisi riguarda i contenuti trasmessi o pubblicati tra il 9 e il 21 giugno 2024 da 117 media generalisti, inclusi canali televisivi, radio, nonché testate di stampa e web. I risultati si basano sulle unità di rumore dei media (MNU) e sul numero di menzioni. “UBM è un metodo di calcolo specifico di Onclusive che fornisce un risultato indicativo combinando la misurazione dell’audience e la durata di esposizione dei contenuti mediatici al fine di misurare la loro visibilità da parte del pubblico nonché il loro peso nell’informazione”, precisa la Fondazione Jean-Jaurès. Ecco cosa togliere dai risultati.

Questi legislativi “generare più rumore mediatico rispetto alle ultime due elezioni presidenziali, o anche rispetto alle due precedenti elezioni legislative ed europee”, spiega la Fondazione Jean-Jaurès. Le elezioni anticipate hanno finora generato 20.915 unità di rumore mediatico rispetto alle 15.563 delle elezioni presidenziali del 2022 e alle 6.355 delle elezioni europee del 2024, che hanno portato allo scioglimento dell’Assemblea nazionale.

Trovate qui i risultati delle elezioni legislative non appena saranno resi pubblici

La “ricomposizione politica” è al centro della scena

La Fondazione Jean-Jaurès ci ricorda che viviamo “la più breve campagna post-scioglimento della Ve Repubblica”. “Questa compressione temporale genera una battaglia elettorale giocata nell’urgenza e monopolizzata dall’evidenziazione della ricomposizione politica successiva allo scioglimento”, lei analizza.

Due momenti sono stati particolarmente pubblicizzati riguardo a questa ricomposizione. In primo luogo, l’adesione del capo repubblicano Éric Ciotti al Raggruppamento Nazionale. “868 articoli e argomenti” sono stati dedicati anche a questo episodio “Il 6,6% del rumore mediatico causato dalla campagna si concentra su questo episodio”, sottolinea la Fondazione Jean-Jaurès.

I negoziati che hanno portato alla creazione del Nuovo Fronte Popolare, che riunisce La France insoumise, gli Ecologisti, il Partito Socialista e il Partito Comunista, “costituiscono il secondo episodio di maggior profilo segnalato nel corpus, con una visibilità simile alla sequenza LR-RN per l’annuncio dell’alleanza e poi la presentazione del programma il 14 giugno”.

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“Il clamore mediatico delle elezioni legislative impone Jordan Bardella come attore centrale della campagna”, assicura la Fondazione Jean-Jaurès. Il presidente del Rassemblement National è la figura politica più visibile dopo Emmanuel Macron e davanti a Marine Le Pen e al primo ministro Gabriel Attal.

A sinistra, diverse personalità politiche sono state al centro dell’attenzione durante questa campagna. Il leader della France insoumise Jean-Luc Mélenchon è la personalità più visibile, secondo i risultati del sondaggio think tank. “Lo seguono le altre quattro personalità forti dell’alleanza, Olivier Faure e Raphaël Glucksmann per il Partito socialista e Place publique, Marine Tondelier per gli ecologisti e Fabien Roussel per il Partito comunista”, specifica.

Secondo l’analisi ciò si spiega soprattutto con il fatto che nei vari dibattiti televisivi i leader del PFN si alternano per difendere il loro programma comune.

La questione pensioni al centro dei dibattiti

“Il contenuto dei dibattiti si concentra su temi sociali”, riferisce la Fondazione Jean-Jaurès. Primo tema in primo piano: i pensionamenti, che si concentrano “11% del rumore mediatico della campagna”. Segue il potere d’acquisto, con il 7% del rumore mediatico. Seguono a ruota i temi legati all’immigrazione (6%) e all’antisemitismo (6%).

L’immigrazione è un tema portato avanti da Jordan Bardella, rileva la Fondazione Jean-Jaurès. Lui è “seguito da Gabriel Attal poi Eric Ciotti”.

Il posizionamento rispetto agli “estremi” è “ la quinta questione più citata”, specificare i risultati dell’analisi. Un tema portato avanti soprattutto dai rappresentanti della maggioranza presidenziale, che mette fianco a fianco il Nuovo Fronte Popolare e l’estrema destra. “Gabriel Attal è la figura politica a cui viene associato il termine in relazione all’unità media noise. Più in generale, il concetto è onnipresente nei discorsi televisivi dei rappresentanti dell’Ensemble pour la République. riferisce la Fondazione Jean-Jaurès.

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Più del 50% degli ospiti di Cyril Hanouna sono di estrema destra

In appendice a questa analisi, la Fondazione Jean-Jaurès ha analizzato una serie di sette trasmissioni trasmesse da CNews, Europa 1 et C8 tra il 10 e il 21 giugno, tre media appartenenti a Vincent Bolloré.

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I risultati lo dimostrano “Il 35% dei 91 ospiti politici elencati sui tre canali (TV e radio) rappresentano o dicono di essere vicini al blocco di estrema destra, siano essi del Raggruppamento Nazionale o della Riconquista! oppure la linea LR favorevole all’alleanza con la RN”.

Più della metà (54%) delle personalità politiche invitate da Cyril Hanouna, che presenta due spettacoli durante questa campagna (Non toccare la mia TV SU C8 et Camminiamo sulla testa SU Europa 1)è di estrema destra. “Solo il comunista Léon Deffontaines rappresenta la sinistra in queste trasmissioni (due volte sulle 26 interviste politiche contate)”, precisa la Fondazione Jean-Jaurès.

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