Giovedì l'Autorità di controllo e risoluzione prudenziale (ACPR) ha aggiornato le sue raccomandazioni per gli assicuratori, sottolineando in particolare la loro “dovere di consulenza” nei confronti dell'assicurato. Questi cambiamenti sono alimentati dalle lezioni apprese dai controlli effettuati dall’ACPR e dall’applicazione di una legge relativa all’industria verde. La guardia bancaria e assicurativa, ad esempio, lo chiede ai distributori di prodotti assicurativi “comunicare con i propri clienti al fine di prevenire il rischio di accumulo involontario di assicurazioni a copertura dello stesso rischio”.
In conformità con il loro “dovere di consulenza”anche gli assicuratori devono “verificare che il prodotto assicurativo copra comunque le esigenze dell’assicurato” nel tempo nelle assicurazioni contro i danni (auto, casa, ecc.) e in più contratti di assicurazione sulla vita, precisa un comunicato. Nelle assicurazioni sulla vita, l'ACPR “sostiene una maggiore vigilanza da parte dei distributori sulla commercializzazione di alcuni media unit-linked contenenti condizioni di riscatto, in particolare quando è prevista una compensazione di riscatto”.
Le unità di conto, veicoli di investimento che comportano un rischio di perdita di capitale ma potenzialmente più redditizi, si stanno sviluppando in alcune strategie di investimento che investono in società non quotate. Anche l'aggiornamento della raccomandazione tiene conto “integrazione delle preferenze dei clienti in materia di sostenibilità nel dovere di consulenza” nelle assicurazioni sulla vita. “Si raccomanda pertanto di fornire ai clienti informazioni chiare, accurate e non fuorvianti che consentano loro di investire con piena cognizione di causa in base alle loro preferenze in questioni non finanziarie”completa l'Autorità, sostenuta dalla Banque de France. Alla fine di settembre l’ACPR ha invitato gli assicuratori a rivedere i propri contratti per eliminare le clausole di esclusione. “non conforme allo stato di diritto”.
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