Pubblicato il 20/11/2024 11:15
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Di fronte agli agricoltori arrabbiati lo scorso inverno… lo stesso Presidente della Repubblica è entrato nell’arena proponendo una misura choc per garantire il loro reddito: “Ci saranno prezzi minimi, prezzi minimi”, ha dichiarato attaccato alla Mostra dell’Agricoltura di febbraio 2024. Oggi e mentre la rabbia agricola torna a scendere in piazza… Questa misura forte è scomparsa dal dibattito pubblico. The Eye of 20H ti racconta la storia dell’abbandono.
Nella Marna, Christophe Van Hoorne alleva 130 agnelli e alcuni bovini. Si pagava 600 euro di stipendio al mese quindi all’epoca la promessa presidenziale lo soddisfaceva. È una rivendicazione che porta avanti anche con il suo sindacato: la confederazione contadina. “Se avessimo un prezzo minimo per carne di manzo, maiale e agnello, ciò ci consentirebbe di essere molto più sicuri del nostro reddito e molto meno preoccupati. ci spiega.
La primavera scorsa gli ambientalisti hanno colto l’occasione e hanno trasformato la promessa di Emmanuel Macron in un disegno di legge. Nonostante l’opposizione della maggioranza presidenziale, il testo è stato adottato… prima di essere sepolto con lo scioglimento dell’Assemblea nazionale. Il relatore della legge denuncia oggi il doppio discorso del governo: “Ha messo molte persone molto a disagio. Tutti fanno i gargarismi e tutti lo fanno anche oggi, andando alle fattorie, mettendosi gli stivali per andare alle fattorie… D’altra parte, non appena chiederemo loro di adottare misure che potrebbero cambiare la vita di migliaia di agricoltori, ci stiamo ritirando dall’agrobusiness“, infastidisce Marie Pochon, deputata ambientalista della Drôme.
Chi ha avuto la pelle della promessa presidenziale? La FNSEA non ha mai sostenuto la misura.
Tra la folla della fiera agricola quel giorno, accanto ai ministri: stupito un dirigente del sindacato di maggioranza. Ce lo dice oggi: “Questa proposta è venuta fuori dal cilindro, durante la fiera agricola, afferma Yannick Fialip, presidente della commissione economica della FNSEA. Si trattava piuttosto di un elemento di comunicazione da parte del Presidente della Repubblica in un momento in cui per lui era complicato. Non era affatto in linea con ciò su cui stavamo lavorando all’epoca con il suo governo. Il rischio è di essere troppo slegati dal prezzo mondiale o da quello europeo, i vostri prodotti possono arrivare nei supermercati molto più cari ed essere comprati meno spesso.
Prezzi minimi: la FNSEA non li vuole. Di quale atto. Il giorno dopo, il capo del sindacato rischia di riformulare il Presidente della Repubblica: “J“Non credo che la sua politica economica, come l’ha perseguita fin dall’inizio, sia quella di sovietizzare l’economia, per questo abbiamo chiesto chiarimenti e spiegazioni.” presenza Arnaud Rousseau, presidente della FNSEA.
Gli oppositori del provvedimento sembrano essere stati ascoltati. Questo pomeriggio il ministro dell’Agricoltura ha definitivamente seppellito la promessa dei prezzi minimi.