COLLOQUIO – Ibni-Akram A., 27 anni, è stato multato di 600 euro con tirocinio per la cittadinanza per aver minacciato di uccidere X, il preside del liceo parigino Maurice-Ravel. Quest'ultimo aveva ordinato agli studenti di togliersi il velo. Una sanzione “disastrosa” per la sua debolezza, ritiene la saggista Céline Pina.
Ex funzionaria locale, Céline Pina è giornalista presso Parlatoresaggista e attivista. Fondatore di Viv(r)e la République, ha pubblicato in particolare Silenzio colpevole (Kero, 2016) e Questi beni essenziali (Libri, 2021).
IL FIGARO. – La decisione del tribunale penale di Parigi è a “Un colpo all’istruzione nazionale” secondo il ministro Anne Genetet. Ti sembra sconvolgente questo giudizio?
Celine PINA. – È scioccante, sì, perché è incomprensibile. Abbiamo la sensazione che la giustizia viva in un altro mondo. Con un giudizio del genere, come si aspetta che i presidi svolgano il loro lavoro, vale a dire far rispettare la laicità, e oltre l’uguaglianza tra uomini e donne? Ricordiamo che, in questa storia, un uomo minaccia di morte online contro un preside, definendo quest'ultimo a «Chien» che sarebbe necessario “bruciare vivo”. Tale termine evoca irrimediabilmente quello utilizzato dall'assassino di Samuel Paty, Abdoullakh Anzorov, il quale disse di voler uccidere un
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