Martedì piogge torrenziali hanno colpito il nord di Israele e l’area di Haifa, allagando strade e provocando allarmi di inondazioni improvvise nel deserto della Giudea e nel Mar Morto, mentre il fenomeno meteorologico si sposta verso sud durante la notte.
A Maagan Michael, piogge torrenziali hanno allagato i canali di drenaggio, provocando allagamenti in alcune parti del kibbutz costiero. La Hof HaCarmel High School, situata nella comunità, ha rimandato a casa presto gli studenti a causa delle inondazioni.
I video pubblicati online mostrano gli studenti che guadano l’acqua fino alle ginocchia accanto ad auto semisommerse nel parcheggio della scuola.
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In un comunicato il consiglio regionale dell’Hof HaCarmel ha spiegato che “la grande quantità [de pluie] metteva a dura prova il sistema di drenaggio, che era pulito e funzionante, ma non poteva sopportare quantità d’acqua insolitamente elevate”.
Lo ha riferito sul social network il Servizio meteorologico israeliano (IMS). Questa cifra rappresenta circa il 60% della precipitazione media annua nella regione.
Il record per un solo giorno è di 255 millimetri, stabilito a Kafr Qassem nel novembre 1955.
I timori di inondazioni hanno portato le autorità a chiudere per diverse ore parte della Route 2, la trafficata autostrada costiera che collega Tel Aviv a Haifa. Il traffico è stato reindirizzato verso l’interno.
La pioggia si è attenuata in serata, ma sarebbe dovuta riprendere più tardi nel nord del Paese, nella notte tra martedì e mercoledì, prima di attenuarsi giovedì. Mercoledì si prevede che anche altre parti del Paese, tra cui Tel Aviv, Gerusalemme e la regione del Mar Morto, subiranno forti piogge.
L’IMS ha affermato che esiste un leggero rischio di inondazioni nel deserto della Giudea e attorno al Mar Morto, così come lungo la costa e nella regione di Shfela a causa della pioggia.
Tami Ganot, vicedirettore del gruppo di difesa ambientale Adam Teva V’Din, ha affermato che le inondazioni di martedì sono la prova della “totale mancanza di preparazione” di Israele per il cambiamento climatico che, secondo gli scienziati, esacerba i fenomeni meteorologici estremi.
Notando che Israele, normalmente arido, aveva interesse a che la pioggia entrasse nel sistema idrico naturale, Ganot ha attaccato il “governo negazionista del clima” proponendo un disegno di legge sul cambiamento climatico che ha descritto come “insignificante”.
I critici sostengono che la legge consentirà al governo di modificare gli obiettivi di emissione e di dare un’influenza indebita agli interessi dell’industria.
La legge “consentirà ai ministeri e agli enti locali di non prepararsi”, ha aggiunto Granot. “Questa non è altro che incoscienza. »
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