Dallo scoppio della guerra in Ucraina, si sono moltiplicati gli incidenti sospetti attorno al Mar Baltico e al Mare del Nord, come la “rottura” di due cavi sottomarini di telecomunicazioni nei giorni scorsi.
Queste azioni, mirate in particolare alle apparecchiature energetiche e di comunicazione, si inseriscono, secondo esperti e politici, nel contesto della “guerra ibrida” tra Russia e paesi occidentali, in questa vasta area delimitata da diversi membri della NATO, dove si trova anche Mosca punti di ingresso.
Possibile sabotaggio di gasdotti e cavi
Ricordiamo, nel 2022, il sabotaggio irrisolto dei gasdotti russi Nord Stream nel Mar Baltico. Senza dimenticare l’incidente che causò una perdita nel 2023 sul gasdotto Balticconnector, che collega Finlandia ed Estonia, anch’esso rimasto un enigma. È stato danneggiato anche un cavo di telecomunicazione tra questi due paesi.
Nell’ottobre 2023, un cavo sottomarino per le telecomunicazioni tra la Svezia e l’Estonia è stato danneggiato da “una forza esterna” o “manipolazione”, secondo Stoccolma.
Nel febbraio 2023, il Belgio ha annunciato l’apertura di un’indagine sulle attività di una “nave spia” russa avvistata nelle zone del Mare del Nord dove si trovano parchi eolici, gasdotti sottomarini e cavi di comunicazione.
Disturbo del segnale GPS
Lo scorso aprile, Estonia, Lettonia e Lituania hanno avvertito che il diffuso disturbo del GPS da parte della Russia stava aumentando il rischio di incidenti aerei nelle aree del Baltico e del Mare del Nord. Anche la compagnia aerea finlandese Finnair aveva sospeso per un mese i suoi voli verso l’Estonia a causa di un’interferenza GPS, definita dal ministro degli Esteri estone un “attacco ibrido russo”.
Per contrastare questa minaccia, l’esercito britannico ha annunciato in agosto la costruzione di un’installazione destinata a preparare le sue attrezzature al rischio di disturbare il segnale GPS.
Modifica dei bordi
Lo scorso maggio, la guardia costiera estone aveva notato che i suoi omologhi russi avevano rimosso durante la notte le boe posizionate sul fiume Narva, che separa i due paesi.
Allo stesso tempo, un progetto di decreto russo che prevede l’estensione delle acque territoriali del paese modificando i confini nel Mar Baltico con Finlandia e Lituania aveva messo in allerta quest’ultima.
Spie di droni
Ad agosto sono stati osservati per diversi giorni consecutivi sorvoli di droni in una zona industriale tedesca, a Brunsbüttel, vicino alla costa del Mare del Nord.
Il nostro dossier sulla guerra in Ucraina
A questo proposito, il ministro degli Esteri tedesco Annalena Baerbock ipotizza che il motivo fosse la presenza di “un parco chimico e un deposito di scorie nucleari nelle vicinanze”. è stata aperta un’indagine per spionaggio con scopo di sabotaggio.