“Hai mancato una porta durante la legislatura precedente: sei partiti erano a favore, tranne te. Tu eri contrario e il tuo partito ha impedito il riconoscimento della Palestina”, ha lanciato Hassan Albalawi, primo consigliere della missione palestinese a Bruxelles, al deputato Michel De Maegd ( MR), nel corso di un’audizione presso la Commissione Relazioni Esterne della Camera. Una versione dei fatti confermata da Ecolo, anche lui seduto al governo. “C’era consenso, c’era un partito che si opponeva: era il MR”, ha detto l’ex copresidente dei Verdi, Rajae Maouane.
Il Belgio non riconosce lo Stato palestinese ma continua a lavorare per la soluzione dei “due Stati”.
“Se ci fosse stato il consenso si sarebbe votato. Quello che lei dice è nei fatti falso”, ha ribattuto De Maegd al collega.
Il MR ha ribadito la sua posizione: l’accordo del governo uscente menzionava questo riconoscimento “al momento opportuno”. “Per noi questo momento non era arrivato”, ha insistito il deputato. E ai suoi occhi un atto del genere deve avere un significato concreto. “La Spagna ha fatto il grande passo. Cos’è cambiato? Niente. Volevamo che fosse un ‘game changer’, che fosse parte di un processo, e la maggior parte dei paesi europei ci ha seguito”, ha rimarcato il deputato.
Tuttavia, non meno di 149 Stati nel mondo hanno riconosciuto lo Stato di Palestina, che ha 103 rappresentanze diplomatiche e mantiene contatti con 179 Stati, ha affermato Albalawi. “Non cerchiamo un riconoscimento simbolico. Se vogliamo essere riconosciuti e diventare membri a pieno titolo delle Nazioni Unite, è per preservare la soluzione dei due Stati ai confini del 1967”, ha spiegato, mettendo in guardia contro i tentativi di annessione. Cisgiordania da parte di alcuni membri dell’attuale governo israeliano. “Vogliamo proteggere i confini”.
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Il rappresentante della Palestina, però, non perde la speranza. Ha fatto appello ai partiti di maggioranza attualmente in trattativa. “Nella coalizione che si formerà si potrà riconoscere lo Stato di Palestina, è tempo di recuperare il ritardo”, ha sottolineato.
La prima parte della potenziale Arizona, la N-VA, però, non era presente all’udienza.