Prezzo dell’oro: stabilizzazione dopo i record

Prezzo dell’oro: stabilizzazione dopo i record
Prezzo dell’oro: stabilizzazione dopo i record
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In questa lettera mensile troverete un aggiornamento sull’andamento dell’oro oltre a diverse notizie e analisi su temi che influenzano il prezzo del metallo giallo.

Cosa ricordare del mese scorso

  • Stabilizzazione dei prezzi: +0,29% a maggio; +15% nel 2024.
  • Quasi il doppio del CAC40
  • I dati impongono una revisione al rialzo delle previsioni
  • La Cina sostituisce un quarto dei suoi buoni del tesoro americani con l’oro.
  • Verso acquisti record da parte della banca centrale?
  • L’India rimpatria 100 tonnellate d’oro

Stabilizzazione

Il prezzo dell’oro in euro è aumentato dello 0,29% nel corso del mese, attestandosi a 2.160 euro l’oncia al secondo Fixing di Londra del 31 maggio. Dall’inizio dell’anno il prezzo è aumentato del 15,43%.

Anche il prezzo ha raggiunto i 2.348 dollari, in rialzo dell’1,79% nel mese. Il deprezzamento del biglietto verde rispetto all’euro spiega il divario di performance. notare che il prezzo ha raggiunto il massimo giornaliero in dollari il 20 maggio, a 2.450 dollari l’oncia.

Dopo i record storici di aprile (in euro) e maggio (in dollari), il prezzo si è logicamente corretto di circa 100 punti (4%) e da allora oscilla all’interno di questo intervallo. C’è quindi una stabilizzazione.

Per ulteriori : Come viene determinato il prezzo dell’oro??

La correlazione OR – CAC40 è in aumento, ma rimane debole

L’oro e le azioni si sono comportati in modo relativamente simile nel corso del mese. Le notizie economiche relativamente buone, che indicano un’economia globale più dinamica del previsto, hanno smorzato le aspettative dei mercati di tagli dei tassi di interesse, penalizzando il metallo giallo e i mercati azionari nella seconda metà del mese. Tanto più che il verbale pubblicato il 22 maggio dell’ultima riunione della Federal Reserve indicava che diversi membri consideravano possibile un aumento dei tassi in considerazione dell’inflazione ancora elevata.

L’indice azionario parigino è salito dello 0,10% e la sua performance nel 2024 si è attestata al +6%, ben al di sotto di quella del metallo giallo. Tuttavia, la correlazione tra i due asset è salita a 0,2, un massimo per il 2024. Questo livello rimane basso in termini assoluti e sufficiente a fornire una diversificazione auspicabile per gli investitori.

Massime forza previsioni da rialzare

Il rapido aumento dei prezzi degli ultimi mesi ha sconvolto le previsioni di un certo numero di esercizi, che vedono le loro previsioni di prezzo raggiunte più rapidamente del previsto. UBS alza il target di fine anno a 2.600 dollari l’onciain particolare a causa degli acquisti della banca centrale rivisti a 950-1 000 tonnellate per il 2024 a seguito dell’1ehm trimestre record in quest’area con 290 tonnellate accumulate. Goldman Sachs alza le sue ambizioni a 2.700 dollari l’oncia entro la fine del 2024e cita in particolare la domanda asiatica e quella delle banche centrali dei paesi emergenti.

Cina: disponibilità di dollari al minimo, disponibilità di oro al massimo

La dedollarizzazione continua in Cina. A marzo 2024, secondo il Tesoro degli Stati Uniti, la Cina deteneva 767 miliardi di dollari in titoli del Tesoro statunitense. Si tratta di 100 miliardi in meno rispetto a marzo 2023 e di 400 miliardi in meno rispetto a 10 anni fa.

Allo stesso tempo, il patrimonio aureo della banca centrale cinese ha raggiunto i 160 miliardi di dollari, con un aumento di 30 miliardi in un anno e di 110 miliardi in 10 anni. Chiaro, La Cina sta sostituendo circa un quarto dei suoi titoli del Tesoro statunitensi con l’oro.

Tuttavia, va notato che gli acquisti di metallo giallo da parte di Pechino hanno subito un rallentamento negli ultimi mesi. Con solo 2 tonnellate in più nel mese di aprile, gli acquisti scendono ben al di sotto della media di quasi 18 tonnellate al mese dalla fine del 2022. Bisognerà verificare se questo rallentamento è duraturo o se è dovuto ai record delle ultime settimane.

Verso acquisti record da parte delle banche centrali?

Ad aprile, Turchia (+8 t), Kazakistan (+6t), India (+6t), Polonia (+5t), Singapore (+4t), Russia (+3t) e Repubblica Ceca (+2t) hanno aumentato le loro riserve . I prezzi record sembrano tuttavia pesare sulla domanda del settore e alcune banche centrali hanno effettuato vendite opportunistiche (Filippine), anche se è troppo presto per dire se si tratti di un evento isolato o di una tendenza.

La Royal Bank of India rimpatria 100 tonnellate di oro

La banca centrale del paese ha annunciato di aver rimpatriato 100 tonnellate di oro che deteneva nei depositi della Banca d’Inghilterra a Londra. L’India detiene 822 tonnellate di metallo giallo, di cui 408 tonnellate sono ora immagazzinate a livello nazionale, ovvero circa il 50%. Una decisione senza dubbio strategica, dato che il paese ha aumentato le sue riserve di 27 tonnellate in un anno.

Avvertimento:

Il prezzo dell’oro può variare significativamente al rialzo o al ribasso. Le informazioni contenute in questo documento non costituiscono una raccomandazione di investimento e il lettore è invitato a chiedere consiglio a professionisti per la gestione del proprio risparmio.

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