(BFM Bourse) – La Borsa di Parigi è stata scambiata in netto ribasso questo martedì dopo che Vladimir Putin ha firmato il decreto che espande l’uso delle armi nucleari. Il mercato teme quindi un inasprimento del conflitto tra Ucraina e Russia.
La striscia nera sembra continuare per il CAC 40, che martedì intorno a mezzogiorno è sceso dell’1,2% a 7.193,60 punti.
Mentre nelle ultime settimane gli investitori avevano in qualche modo distolto la loro attenzione dal conflitto tra Ucraina e Russia, questa guerra è tornata in primo piano questo martedì.
Martedì il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto che amplia le possibilità di utilizzo delle armi nucleari. Citato dall’AFP, Dmitri Peskov, portavoce del Cremlino, ritiene che questa decisione sia “necessaria” di fronte alle “minacce” provenienti dall’Occidente.
Questa decisione della Russia arriva due giorni dopo che l’amministrazione Biden ha dato una spinta all’Ucraina, permettendole di colpire il suolo russo con missili a lungo raggio statunitensi.
Gli investitori temono quindi un inasprimento del conflitto tra Ucraina e Russia. “Questa è l’unica vera ragione del crollo del mercato questo martedì: le crescenti tensioni intorno alla Russia. In teoria, il paese può rispondere con il nucleare se la sua sovranità territoriale è minacciata”, osserva Alexandre Baradez, analista di mercato di IG France.
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ADP vola sul mercato
Questa rinnovata tensione geopolitica sta portando a diverse reazioni di mercato. I rendimenti dei titoli sovrani stanno diminuendo (e quindi il valore di questi titoli è in aumento), con gli investitori che si rivolgono in qualche modo verso asset privi di rischio. Il tasso dei bond americani è sceso di 6 punti base al 4,3464%, quello tedesco della stessa scadenza è sceso di 6,6 punti base al 2,31%.
L’euro dal canto suo ha ceduto lo 0,3% rispetto al dollaro a 1,0567 dollari, perché anche il biglietto verde viene percepito come un bene rifugio.
Sul fronte azionario, 37 dei 40 titoli CAC 40 sono in rosso, con i titoli ciclici in difficoltà, in particolare i produttori di automobili Stellantis (-3,95%) e Renault (-3,1%).
Thales, società di difesa, fluttua leggermente (+0,59%) come altrove, escludendo CAC 40, Dassault Aviation (+1,1%).
Al di fuori del CAC 40, i produttori di apparecchiature automobilistiche, titoli sensibili al rischio geopolitico, sono nuovamente in calo. Valeo ha perso il 4,3%, Forvia ha perso il 4,9% e OPmobility ha perso il 7,4%. Il precedente Plastic Omnium è, inoltre, appesantito da Bernstein che ha iniziato il suo consiglio sul valore con “sottoperformance”, equivalente a “vendere” nella sua terminologia.
Al contrario, ADP ha guadagnato il 2,8% aiutato da Stifel, che è passato da “hold” a “buy” sul titolo questo martedì.
L’olio cambia poco. Il contratto di gennaio sul Brent del Mare del Nord è sceso dello 0,7% a 72,77 dollari al barile, mentre il contratto di dicembre sul WTI quotato a New York ha perso lo 0,8% a 68,58 dollari al barile.
Julien Marion – ©2024 Borsa BFM