Corea del Sud: esplosione in una fabbrica di batterie al litio, ritrovati venti corpi

Corea del Sud: esplosione in una fabbrica di batterie al litio, ritrovati venti corpi
Corea del Sud: esplosione in una fabbrica di batterie al litio, ritrovati venti corpi
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Lunedì è scoppiato un incendio in una fabbrica di produzione di batterie al litio in Corea del Sud, hanno annunciato i vigili del fuoco. L’incendio, in gran parte domato, è scoppiato intorno alle 10:30 ora locale (3:30 ora francese) in una fabbrica del produttore di batterie Aricell a Hwaseong, a sud della capitale Seul. Una serie di celle di batterie sono esplose all’interno di un magazzino contenente circa 35.000 batterie, ha detto Kim Jin-young, un funzionario dei vigili del fuoco locale.

L’incendio è partito dal piano dell’edificio 3 in cui si trovavano già 102 dipendenti. L’agenzia di stampa Yonhap ha riferito che all’interno sono stati trovati circa 20 corpi, ma Kim ha detto in una conferenza stampa televisiva che nove persone erano morte, di cui una mentre si recava all’ospedale, e altre quattro ferite, di cui due in condizioni critiche.

“Le persone con cui abbiamo perso i contatti restano numerose, e quindi potrebbero esserci più vittime”, ha ammesso. Secondo una prima segnalazione dei vigili del fuoco, un morto e 21 dispersi. Alle 14,30 non si avevano ancora notizie di 23 dipendenti e i loro cellulari sono stati utilizzati per cercare di localizzarli, ma la distruzione dei libretti delle presenze nell’incendio ha complicato le operazioni di identificazione.

Un incendio aggravato dalla presenza di litio

Le prime vittime identificate sono sudcoreani; tra le persone scomparse ci sarebbero lavoratori stranieri, soprattutto cinesi. Le immagini trasmesse dall’agenzia di stampa Yonhap mostrano pennacchi di fumo grigio che si alzavano sopra l’edificio di cemento armato a due piani devastato dalle fiamme. Sono stati mobilitati 145 vigili del fuoco e 50 veicoli, consapevoli della grande difficoltà di spegnere un incendio causato dal litio, una sostanza altamente tossica e infiammabile.

Nel gennaio 2023, un edificio industriale a Grand-Couronne nella regione di Rouen (Seine-Maritime), contenente quasi 8.000 batterie al litio, ha preso fuoco. Arnaud Borde, responsabile degli studi e delle ricerche sulla sicurezza delle batterie presso l’Istituto nazionale per l’ambiente e i rischi industriali (Ineris) ha poi spiegato a Le Parisien che “l’incendio di una batteria al litio libera una grande potenza termica, che aumenta i rischi di diffusione; l’estinzione è notoriamente difficile”.

François Rousseau, direttore generale della scuola Mines Nancy, ha aggiunto che la sostanza era corrosiva e pericolosa per chi ne veniva in contatto, il che ha comportato un monitoraggio speciale da parte dei vigili del fuoco intervenuti per spegnere l’incendio.

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