Le strade sono pulite, i commerci sono aperti, tutti sono tornati alle proprie abitudini, ma le immagini e le preoccupazioni legate allo scorso 17 ottobre sono ancora ben presenti nelle nostre teste residenti di Chavanay come Anne-Laure: “È stato molto scioccante e inquietante, la nostra casa è stata leggermente colpita, c’era acqua in cantina quindi è sempre stressante e quando piove ci pensiamo”ha detto. Quel giorno, i suoi figli e un centinaio di studenti della scuola privata del paese furono evacuati dai vigili del fuoco perché l'acqua era entrata nei sotterranei della loro scuola. Un mese dopo, la direttrice Véronique Jardin continua gli incontri: “Sono tornato dalla gestione dell'emergenza con i vigili del fuoco e devo vedere anche il municipio per fare il punto sull'intervento della sicurezza del villaggio perché le istruzioni non erano precise, quindi non si tratta di lamentarsi, ma di fare le cose “.
Sotto la scuola si vede il pezzo di roccia che si è staccato ed è caduto nel Valencize, l'accesso alla vasca delle giostre è vietato e poi c'è il Tour Bridge, un vecchio ponte in pietra completamente distrutto sotto il peso dell'acqua. La sua distruzione taglia in due il paese, chi vive sull'altra sponda non può più raggiungere a piedi il centro del paese. “C'è molto meno traffico”osserva Loïc il fornaio, “È venuto un esperto e ho perso in media il 30% del mio fatturato”. Quindi spera in aiuti finanziari e soprattutto in una passerella che sostituisca temporaneamente il ponte. “C’è una petizione che circola, ma non abbiamo notizie dal municipio, non è venuto nessuno a trovarci, non sembra essere la loro priorità”si lamenta.
La strada per Pélussin si chiudeva almeno per un altro anno
Tutti i residenti che incontriamo parlano di questi problemi di viaggio. Betty, ad esempio, è costretta a fare delle deviazioni pur di portare i figli a scuola: “Passiamo sulla D86 che è ridotta a una corsia quindi è più lunga, complica la nostra vita quotidiana e soprattutto prendiamo strade a volte strette e non adatte al passaggio di camion o mezzi pubblici che rischiano di danneggiarsi molto rapidamente quest'inverno”.
È il caso di raggiungere la vicina cittadina di Pélussin, anch'essa chiusa a causa della distruzione di un ponte. Sarà necessario non solo ricostruire, ma anche consolidare il territorio e i lavori potrebbero durare almeno un altro anno! secondo il municipio di Pélussin che precisa che invece la strada tra Maclas e St Pierre-de-Boeuf dovrebbe riaprire alla fine del mese o all'inizio di dicembre, il che impedirà ai camion di prendere le piccole strade come lo fanno oggi.