Un conducente di scooter ha perso la vita nella notte tra venerdì e sabato a Tepa in seguito ad uno scontro frontale. Il più grave di una serie di incidenti avvenuti questo fine settimana. Il pubblico ministero di Wallis e Futuna, Jordane Duquenne, fa il punto del caso.
Se ci fossero ancora elementi da chiarire sulla morte di un uomo di 38 anni, avvenuta nella tarda notte di venerdì 15 novembre a Tepa, nel sud del Vallese, un ruolo importante lo avrebbe giocato l’alcol. Purtroppo questo accade spesso, secondo Jordane Duquenne, Pubblico Ministero.
Wallis e Futuna 1°: L’isola di Wallis ha vissuto un fine settimana particolarmente frenetico sulle strade. Che valutazione puoi fare?
Jordane Duquenne: I risultati sono necessariamente molto negativi. E questo è un eufemismo. Ci rammarichiamo di un incidente personale per un individuo che ha colpito un palo della luce mentre era solo al volante ed ubriaco. Ma preciso che la persona è viva.
Abbiamo avuto anche questo incidente, di cui ho avuto modo di discutere sabato mattina con Wallis e Futuna La 1ère, in cui possiamo deplorare una morte nella zona della chiesa di Tepa. Si tratta di un padre di cinque figli, morto in seguito alle ferite riportate in seguito ad uno scontro frontale con un veicolo in fase di sorpasso e che, quindi, si è ritrovato nella corsia opposta a quella dello scooter della vittima.
Quali conseguenze legali potrebbero esserci in merito a questo incidente?
Devo sottolineare che abbiamo fatto molti progressi questo fine settimana, con un certo numero di interviste ai testimoni effettuate dai servizi della brigata territoriale di Wallis. Questo ci ha permesso di conoscere meglio le circostanze dell’incidente. L’obiettivo dell’accusa è quello di disporre di un fascicolo completo e di un’indagine il più rapidamente possibile.
L’obiettivo è avere una risposta penale a questo caso il più rapidamente possibile e processarlo il mese prossimo.
Jordane Duquenne, Pubblico Ministero
Quali sono i punti ancora da chiarire riguardo a questo incidente?
Rimangono quindi ancora da effettuare alcune audizioni dei testimoni, in particolare dei primi soccorritori, arrivati per primi sul posto. E d’altro canto stiamo ancora raccogliendo informazioni sulla situazione dell’imputato, ma anche della vittima, poco prima di questo incidente.
E soprattutto aspettiamo anche i risultati dei campioni di sangue inviati a un laboratorio di Nouméa. Questi risultati ci permetteranno di saperne di più sui diversi consumi che potrebbero essere stati effettuati sia dall’imputato che dalla vittima.
Oltre ai due incidenti da lei menzionati, questo fine settimana si sono verificati altri due incidenti meno gravi. Cosa è previsto nei prossimi giorni in termini di prevenzione?
Colgo l’occasione per lanciare un messaggio di prevenzione. Quando non hai la patente di guida non prendi il veicolo. E ovviamente, quando sei ubriaco, non prendi la macchina, non ti metti al volante e stai a casa, con i tuoi amici o la tua famiglia.
E per quanto riguarda le risorse di gendarmeria che possono essere messe in campo?
Penso che ci siano molte persone che lo hanno notato. Ora abbiamo controlli stradali coordinati tra la gendarmeria e anche la polizia di frontiera. Questo ci permette di aumentare il numero dei controlli, poiché abbiamo più personale in loco.
Vista la situazione chiederò ai servizi di gendarmeria che nei prossimi giorni vengano organizzati controlli stradali più frequenti.
Jordane Duquenne, Pubblico Ministero
Quali sono i fattori che spiegano gli incidenti stradali a Wallis e Futuna?
I principali sono due: l’alcol e la mancanza della patente. Ma ci sono anche fattori esterni ai conducenti che non aiutano. Ad esempio, ci sono molti tratti di strada in cui non è presente l’illuminazione pubblica. E anche con un guasto nella segnalazione.