Il Gabon ha approvato a stragrande maggioranza una nuova Costituzione durante il referendum del 16 novembre. Secondo il ministro dell'Interno, Hermann Immongault, il “sì” ha vinto con il 91,8% dei voti, contro l'8,2% del “no”. Il tasso di partecipazione è stato del 53,5%.
Questo testo fondamentale, presentato come pilastro della transizione democratica, istituisce un regime presidenziale. Il mandato presidenziale sarà di sette anni, rinnovabile una volta. Il presidente potrà sciogliere l'Assemblea una volta ogni mandato, mentre il Parlamento avrà il potere di metterlo sotto accusa. La riforma vieta anche la successione familiare alla presidenza e impone criteri rigidi: i candidati devono avere tra i 35 ei 70 anni e essere nati da almeno un genitore gabonese.
Guidata dal generale Brice Oligui Nguema, presidente della transizione, questa riforma arriva dopo il colpo di stato dell'agosto 2023. Quest'ultimo rovesciò Ali Bongo, il cui regime era criticato per la cattiva gestione delle ricchezze petrolifere, lasciando in povertà un terzo della popolazione.