Cibo, salute, comunicazione e tempo libero sono più costosi alla Riunione che in Francia. I prezzi continuano ad aumentare di anno in anno, l’elevato costo della vita è una realtà nei territori d’oltremare, compresa la Riunione. Quali sono le ragioni? Come si formano i prezzi? Come vivere nonostante tutto? Il primo incontro apre il dibattito.
Prezzi più alti del 9% alla Riunione che in Francia. Nel dipartimento il caro vita è una realtà quotidiana, in aumento nel corso degli anni. Alimentari, beni, servizi, sono tanti i settori interessati.
A Reunion, tuttavia, i prezzi rimangono più bassi che altrove in Overseas. Nel 2022, il divario di prezzo con la Francia ammonta al 10% a Mayotte, ed è compreso tra il 14% e il 16% in Guadalupa, Martinica e Guyana.
Una realtà che molti stranieri denunciano, soprattutto scendendo in piazza, come dimostrano le ultime mobilitazioni all’estero e a Parigi.
Il cibo costa molto di più alla Riunione che in Francia, +37%. Il paniere alimentare metropolitano costa il 46% in più alla Riunione, il paniere locale costa il 28% in più nel dipartimento che se fosse acquistato in Francia.
Anche i servizi sanitari (+9%), le comunicazioni (+25%) e il tempo libero (14%) sono più costosi, indica l’INSEE in uno studio pubblicato nel luglio 2023. D’altro canto, i trasporti (-4%), i servizi legati all’abitazione i costi (-6%), come elettricità e acqua, e l’abbigliamento (-3%) costano meno.
Il divario di prezzo tra la Francia e la Riunione sta aumentando nel corso degli anni. Dal 6% nel 2010, è salito al 7% nel 2015 e al 9% nel 2022. I prezzi dei prodotti alimentari sono stati più alti del 24% nel 2010, rispetto al 37% nel 2022.
L’elevata inflazione degli ultimi anni non ha aiutato. Anche qui si nota una differenza di prezzo. Secondo l’INSEE, tra marzo 2023 e marzo 2024, l’indice dei prezzi al consumo aumenta più a Riunione, del 4%, che a livello nazionale, del 2,3%.
Nel 2021, la Riunione contava 871.200 abitanti, il 36% dei quali viveva al di sotto della soglia di povertà metropolitana. Questo è più che a livello nazionale (15%), o che in Martinica (27%) e Guadalupa (34,5%), e meno che in Guyana (53%) e Mayotte (77%). La metà degli isolani della Riunione ha un tenore di vita inferiore a 1.420 euro al mese.
Nel 2023, 66.000 isolani della Riunione erano disoccupati, pari al 19% della popolazione attiva, rispetto al 7,3% a livello nazionale, al 10,8% in Martinica, al 14% in Guyana, al 18,6% in Guadalupa e al 37% a Mayotte.
Nel 2007 nasce l’OPMR, l’Osservatorio prezzi, margini e ricavi. La sua missione è studiare il costo della vita nel dipartimento e il potere d’acquisto degli isolani della Riunione. Nel 2019, 50 isolani della Riunione scelti a caso si sono uniti a questa organizzazione indipendente, responsabile della decifrazione della formazione dei prezzi nell’isola della Riunione.
Un lavoro reso difficile, in particolare, da alcuni attori economici. Lo scorso ottobre l’OPMR ha evidenziato la complessità e l’opacità del settore della grande distribuzione. L’Osservatorio ha poi presentato cinque proposte nel corso di un aggiornamento sullo stato di avanzamento dei lavori in corso sulla trasparenza.
Concessione del mare, distanza, costo delle materie prime o addirittura monopoli, i meccanismi in gioco sono molteplici. Incontro 1epoca suggerisce di fare il punto della situazione e di esaminarne le cause.
Per tutta la settimana, ritrovate i reportage in grande formato della redazione di Réunion la 1ère trasmessi ogni sera nel telegiornale. L’opportunità di interessarsi all’evoluzione delle abitudini di consumo degli isolani della Riunione, o anche alla vita quotidiana di pensionati e studenti. Come riescono ad arrivare a fine mese? Quali consigli o alternative trovano di fronte al costo della vita elevato?
Giovedì 21 novembre seguirà il Sobatkoz dedicato al tema del caro vita alla Riunione, presentato da Jean-Marc Collienne e Gaëlle Malet.