Immigrazione: quali sono i tre principali blocchi che si propongono per le elezioni legislative?

Immigrazione: quali sono i tre principali blocchi che si propongono per le elezioni legislative?
Immigrazione: quali sono i tre principali blocchi che si propongono per le elezioni legislative?
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Quasi tutti i principali partiti hanno rivelato il loro programma per le elezioni legislative anticipate.

Ogni sera, alle 20, su TF1 li confronta punto per punto.

“Chiedi il programma” è incentrato sul tema dell’immigrazione.

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Elezioni legislative del 2024

Lo scioglimento dell’Assemblea nazionale, annunciato dal Presidente della Repubblica la sera delle elezioni europee, ha gettato i partiti politici in una campagna lampo senza precedenti fino al 30 giugno, data del primo turno di queste elezioni legislative anticipate. Per questo il telegiornale delle 20 di TF1 ha inaugurato lunedì una nuova rubrica, “Chiedi il programma”, per confrontare ogni giorno, punto per punto, le proposte dei tre grandi blocchi in cerca della maggioranza alla fine del secondo turno. , il 7 luglio. Focus sull’immigrazione, tema che divide il Paese e la classe politica, ma comunque centrale.

Rally Nazionale (RN)

“Se sarò primo ministro, approverò nelle prime settimane una legge sull’immigrazione che faciliterà le espulsioni di delinquenti e islamisti”, ha promesso, il 14 giugno, Giordano Bardella, confermando che questo tema resta il cavallo di battaglia dell’estrema destra, alleata per l’occasione con gli esponenti vicini a Eric Ciotti. Il loro primo obiettivo: “rimuovere gli ostacoli amministrativi e normativi”mediante una legge d’emergenza quest’estate, al fine di“velocizzare i tempi di rimozione”.

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Un’altra misura chiave annunciata: l’abolizione del diritto alla terra, cioè l’ottenimento automatico della nazionalità francese al compimento dei 18 anni per i bambini nati in Francia da genitori stranieri. Ma questa promessa potrebbe scontrarsi con il Consiglio costituzionale, come spiega a TF1 la costituzionalista Anne-Charlène Bezzina, nel video in apertura di questo articolo: “Due elementi militano a favore dell’incostituzionalità. Innanzitutto, questo diritto fa parte di un patrimonio storico, quindi il Consiglio potrebbe ritenere che sia sancito tra i principi fondamentali delle leggi della Repubblica. Poi, l’unico “Quando abbiamo limitato era in condizioni molto specifiche, territoriali e d’oltremare.”

Il programma RN prevede inoltre a “preferenza nazionale” nell’accesso all’edilizia sociale e al lavoro, nonché nella sostituzione dell’Assistenza Sanitaria Statale (AME) con un fondo che “coprirà solo le emergenze vitali”.

Nuovo Fronte Popolare (PFN)

A sinistra, la coalizione tra ribelli, socialisti, ecologisti e comunisti propone di creare alloggi di emergenza che offrano accoglienza incondizionata e di procedere, in situazioni di emergenza, alla requisizione di alloggi vuoti per ospitare i senzatetto. Per fare ciò, il PFN promette di abrogare il più rapidamente possibile le leggi sull’asilo e sull’immigrazione del 2018 e del 2023, ma anche di autorizzare i richiedenti asilo a lavorare. E creare lo status di sfollato climatico.

Un ultimo provvedimento che lascia perplessa Anne-Charlène Bezzina: “Stiamo ancora lottando per sapere quale sarebbe questo status… Ci sarebbero condizioni internazionali da negoziare? Per quali ragioni lo concederemmo a una persona e non a un’altra? Sarebbe uno status di asilo? Tutte queste domande ci lasciano frontiere molto aperte.” La ONG Oxfam stima che il numero di questi rifugiati, in fuga dai disastri naturali nei loro paesi, sarà di 1,2 miliardi nel 2050.

La sinistra intende finalmente rivedere il Patto europeo sulla migrazione e l’asilo adottato il 14 maggio dal Consiglio dell’Unione europea, creare rotte di immigrazione legali e sicure verso la Francia e garantire “un’accoglienza dignitosa” ai migranti, attraverso l’accesso universale all’assistenza sanitaria statale (AME) e il diritto alla piena terra per tutti i bambini nati in Francia.

Insieme

Da parte della coalizione presidenziale, non esitiamo più a collegare la questione migratoria a questioni di insicurezza. Durante la sua conferenza stampa del 12 giugno, Emmanuel Macron ha così menzionato a “preoccupazioni esistenziali”UN “sensazione di espropriazione”e affermava: “Dobbiamo innanzitutto continuare, senza sosta, ad agire per maggiore sicurezza, maggiore fermezza, per attuare le leggi che sono state approvate, come i nostri testi europei, per ridurre l’immigrazione clandestina”.

Il capo dello Stato ha anche promesso di rafforzare il controllo sui minori non accompagnati, che considera un altro problema di sicurezza. “Non capiamo appieno cosa significhi.reagisce Anne-Charlène Bezzina. In che modo questo rappresenta un pericolo per la sicurezza? Come si potrebbe regolamentare meglio questo status? Ancora una volta siamo qui al confine tra diritto e politica.

Altre proposte: concedere il permesso di soggiorno a determinate condizioni, come parlare francese, e regolarizzare gli immigrati privi di documenti che lavorano in professioni carenti.

Infine, va notato che i repubblicani (LR), divisi tra trattative e possibili alleanze da una parte o dall’altra, non hanno ancora rivelato un programma completo. Ma sul tavolo dei candidati in rottura con Éric Ciotti, c’è già un inasprimento delle condizioni di accesso alle prestazioni sociali per gli stranieri in situazione legale, e una restrizione del diritto fondiario, piuttosto che un’abolizione, considerata troppo radicale.


Hamza HIZZIR | TF1 riporta Esther Lefebvre, Nicolas Martineau, Alexis Dubail

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