I bidoni della spazzatura bruciati o danneggiati durante i disordini del 13 maggio, sostituiti a spese dei caledoniani e dei proprietari terrieri sociali

I bidoni della spazzatura bruciati o danneggiati durante i disordini del 13 maggio, sostituiti a spese dei caledoniani e dei proprietari terrieri sociali
I bidoni della spazzatura bruciati o danneggiati durante i disordini del 13 maggio, sostituiti a spese dei caledoniani e dei proprietari terrieri sociali
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Centinaia di bidoni della spazzatura sono stati bruciati durante le rivolte del 13 maggio in Nuova Caledonia. A Nouméa, i residenti pagano un prezzo elevato, tra il costo della sostituzione e l’interruzione della raccolta.

Le rivolte segnarono un punto di svolta per la Nuova Caledonia, con la città di Nouméa particolarmente colpita. Centinaia di bidoni della spazzatura sono stati dati alle fiamme durante gli scontri, mettendo a dura prova la gestione dei rifiuti. Questa situazione richiede alle autorità e alle società di raccolta di implementare soluzioni temporanee per gestire i rifiuti e proteggere la salute pubblica.

I proprietari di residenze private e i locatori sociali devono acquistare i propri contenitori quando vengono bruciati o danneggiati. I contenitori vengono sostituiti gratuitamente solo in caso di normale utilizzo o in caso di rottura durante la raccolta.

Questi contenitori vengono ordinati presso la società Clinéo, distributore incaricato dal comune di Nouméa, con prezzi che variano da 6.000 franchi per un modello piccolo a 32.200 franchi per un modello di grande capacità (660 litri). Per le residenze sociali, il costo dei contenitori e la loro manutenzione sono compresi nei canoni di locazione, sotto forma di tariffa per la raccolta dei rifiuti. Non è invece coperta la sostituzione dei contenitori distrutti, in particolare di quelli incendiati durante gli scontri, che pertanto vengono addebitati direttamente al locatore.

Nelle residenze gestite dalla SIC la distruzione dei cassonetti è particolarmente numerosa, con 364 unità bruciate.

L'azienda collabora con le associazioni di quartiere per decidere il momento migliore per consegnare nuovi contenitori nelle aree frequentemente colpite da incendi.

Paul Castaing, vicedirettore clienti della SIC

Questo rinnovamento costituisce una delle priorità del SIC, tenendo conto dell'impatto di queste apparecchiature sull'igiene all'interno degli edifici. Nel frattempo, soprattutto nelle zone in cui permane il rischio di distruzione dei contenitori, la SIC finanzia ulteriori raccolte con mezzi a pinza. Questa situazione riguarda anche altri proprietari sociali, che affrontano le stesse sfide, soprattutto a Nouméa.

Responsabile della raccolta dei rifiuti, Caleco ambiente deve far fronte alle carenze nei quartieri dove i contenitori bruciati non sono ancora stati sostituiti. Gestita da Alexandre Beillevert, Caleco utilizza camion con pinze per raccogliere i rifiuti domestici sfusi, in luoghi solitamente riservati agli oggetti ingombranti. Questo sistema temporaneo pone notevoli sfide logistiche. Le squadre devono addirittura finire la raccolta con le pale, il che complica le condizioni di lavoro e abbassa gli standard igienici per i dipendenti.

È molto più complicato raccogliere i rifiuti domestici ingombranti con una pinza che agganciare un bidone dietro un camion.

Alexandre Beillevert, direttore di Caleco ambiente

Caleco garantisce visite regolari, due volte a settimana, e utilizza la geolocalizzazione per controllare i contenitori raccolti, rispondendo così ai reclami segnalati tramite il numero verde Clinéo.

Clinéo che sta affrontando una domanda enorme. Nicolas Dewynter, il suo direttore, conferma che centinaia di bidoni bruciati sono stati segnalati in tutta Nouméa, mentre le scorte disponibili nella regione restano limitate. L'azienda riesce a fornire circa 70 contenitori, ben al di sotto del fabbisogno reale, e può servire solo aree ritenute sicure.

Le scorte attualmente disponibili sul territorio non sono ancora sufficienti per poter rifornire adeguatamente tutti.

Nicolas Dewynter, direttore di Clinéo

I quartieri popolari sono i più colpiti, in particolare Vallée-du-Tir, Magenta, Tuband e Rivière-Salée. Stanno ancora aspettando le consegne. Secondo Paul Castaing, le abitazioni SIC dovrebbero presto ricevere contenitori di diverse dimensioni per soddisfare le esigenze dei residenti: ne sono stati ordinati 360.

Con la distruzione di centinaia di bidoni e le consegne limitate, Nouméa si trova ad affrontare un’emergenza sanitaria che richiede un coordinamento impeccabile. In attesa della stabilizzazione, i residenti possono contattare Clinéo allo 050 060 per segnalare esigenze di ritiro o richiedere ulteriori passaggi. Ma il sistema di gestione dei rifiuti mostra i suoi limiti e la città cerca risposte durature per evitare che i cassonetti bruciati durante gli scontri diventino il simbolo di una crisi duratura.

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