Wall Street prevista in rosso, l’Europa in calo con i PMI e il rialzo del dollaro – 21/06/2024 alle 13:44

Wall Street prevista in rosso, l’Europa in calo con i PMI e il rialzo del dollaro – 21/06/2024 alle 13:44
Wall Street prevista in rosso, l’Europa in calo con i PMI e il rialzo del dollaro – 21/06/2024 alle 13:44
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Segno di Wall Street a New York

di Diana Mandia

Si prevede che Wall Street crollerà venerdì e anche i mercati azionari europei cadranno a metà sessione, con la tecnologia e le banche sotto pressione.

Il dollaro sta salendo e gli investitori stanno digerindo i dati sull’attività del settore privato nella zona euro prima della pubblicazione dei loro equivalenti americani questo venerdì. I futures sull’indice di New York segnalano un’apertura di Wall Street in ribasso dello 0,06% per il Dow Jones, dello 0,08% per lo Standard & Poor’s-500 e dello 0,04% per il Nasdaq. A Parigi, intorno alle 11:01 GMT, il CAC 40 ha perso lo 0,49% a 7.633,40 punti. A Francoforte il Dax ha ceduto lo 0,50% e a Londra il FTSE 100 ha perso lo 0,58%.

L’indice EuroStoxx 50 è sceso dello 0,69%, il FTSEurofirst 300 dello 0,63% e lo Stoxx 600 dello 0,64%.

I mercati azionari optano per la cautela per chiudere la settimana, con le banche e il settore tecnologico particolarmente in sofferenza, mentre la sessione è stata ricca di indicatori macroeconomici da digerire per gli investitori e l’apprezzamento del dollaro pesa sui titoli azionari.

Lo STOXX 600, l’indice di riferimento europeo, è, tuttavia, pronto per modesti guadagni settimanali, dopo essere sceso di oltre il 2% la scorsa settimana, quando i mercati sono stati scossi dall’annuncio del presidente francese Emmanuel Macron di elezioni legislative anticipate.

Sul fronte macroeconomico, la mattinata è stata intensa con la pubblicazione degli indicatori sull’attività del settore privato nella zona euro e in Gran Bretagna.

I sondaggi S&P Global/HCOB sui responsabili degli acquisti mostrano che l’attività del settore privato ha rallentato a giugno in Germania, e la debolezza della domanda ha pesato sull’attività economica in Francia. Anche nella zona euro la crescita dell’attività economica ha subito un forte rallentamento questo mese a causa del calo della domanda, il primo da febbraio.

La pubblicazione di questi dati, che riflette il rallentamento economico nella zona euro e potrebbe deporre a favore di un ulteriore taglio dei tassi di riferimento da parte della Banca Centrale Europea (BCE), spinge verso il basso i rendimenti dei titoli di stato in tutto il continente.

Negli Stati Uniti, i mercati attendono la pubblicazione dell’S&P Global PMI per il settore privato alle 13:45 GMT e dei dati sulle rivendite immobiliari alle 14:00 GMT per ulteriori indizi sulla salute della più grande economia mondiale.

VALORI DA SEGUIRE A WALL STREET

Nvidia è scesa dell’1,5% nelle contrattazioni pre-mercato dopo che le perdite della sessione precedente hanno portato la sua valutazione di mercato al di sotto di quella di Microsoft.

VALORI IN EUROPA

Sullo STOXX 600, il settore bancario (-1,53%) continua a soffrire dell’incertezza politica in Francia. Venerdì le banche francesi Société Générale, BNP Paribas e Crédit Agricole sono tutte in calo.

Il settore tecnologico è sceso dell’1,2% dopo i recenti guadagni.

La forza del biglietto verde pesa anche sui comparti delle risorse di base (-0,6%) e dell’energia (-0,5%). A Parigi, Atos, molto volatile, crolla del 13%. Il gruppo ha fatto sapere giovedì sera che l’obiettivo di raggiungere un accordo definitivo di ristrutturazione finanziaria con il consorzio Onepoint e i creditori finanziari entro luglio 2024 resta invariato.

A Francoforte Varta perde il 2%, il produttore tedesco di batterie ha annunciato giovedì sera una revisione al ribasso delle sue previsioni di fatturato per quest’anno.

Nel resto d’Europa, il produttore di birra danese Carlsberg perde il 6,7% dopo che il gruppo britannico Britvic (+5,6%) ha rifiutato la sua offerta di acquisizione.

TASSI I rendimenti dei titoli di stato della zona euro sono scesi venerdì dopo la pubblicazione dei sondaggi PMI sull’attività del settore privato della zona euro, che hanno mostrato una debolezza maggiore del previsto, il che potrebbe far ipotizzare un ulteriore calo dei tassi chiave della Banca Centrale Europea (BCE).

I sondaggi suggeriscono “che una solida ripresa dell’economia della zona euro non è scontata”, ha affermato Franziska Palmas, analista di Capital Economics.

Il rendimento del Bund tedesco a dieci anni, punto di riferimento nella zona euro, ha perso 6,8 punti base al 2,3560%, mentre il suo equivalente a due anni è sceso di 7,1 punti base al 2,7510%.

In Francia, il rendimento dell’OAT decennale, recentemente sotto pressione a causa delle turbolenze politiche, è sceso di 3,5 punti base al 3,1189%.

Negli Stati Uniti, il rendimento dei titoli del Tesoro decennali è sceso di 2,6 punti base al 4,2283%

I CAMBIAMENTI

Sul mercato dei cambi, il dollaro ha guadagnato lo 0,22% rispetto a un paniere di valute di riferimento, poiché l’approccio della Federal Reserve alla riduzione dei tassi di interesse è in contrasto con le riduzioni o le prospettive più ottimistiche di altri paesi, come la Svizzera o il Regno Unito.

L’euro dal canto suo ha ceduto lo 0,19% a 1,0680.

OLIO

I prezzi del petrolio variano poco venerdì, ma dovrebbero registrare una seconda settimana in positivo in un contesto di segnali di miglioramento della domanda e di un calo delle scorte di greggio negli Stati Uniti.

Il Brent è sceso dello 0,04% a 85,68 dollari al barile e il greggio leggero americano (West Texas Intermediate, WTI) ha perso lo 0,01% a 81,28 dollari.

(Alcuni dati potrebbero avere un leggero ritardo)

(Scritto da Diana Mandià)

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