Cosa preoccupa di più Kiev riguardo ai cambiamenti in arrivo da Washington? Questo 16 novembre, Elon Musk, sarà presto responsabile“efficienza governativa” dell’amministrazione Trump, ha inviato una frecciatina al presidente ucraino Volodymyr Zelensky sul suo social network
In un’intervista radiofonica trasmessa su X, il leader ucraino ha ribadito l’indipendenza del suo Paese da Washington, dichiarando che gli Stati Uniti non possono costringere l’Ucraina a “siediti e parla” al tavolo delle trattative, per porre fine alla guerra d’invasione guidata dalla Russia.
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“Il suo senso dell’umorismo è incredibile”ha risposto il boss di Tesla e SpaceX, supportando il suo tweet con un'emoji esilarante.
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Musk aveva già deriso pubblicamente Zelenskyj nell'ottobre 2023, in un meme che prendeva in giro le richieste di aiuto finanziario di Kiev da parte dei suoi alleati.
Il ritorno di Trump, punto di svolta nella guerra in Ucraina?
Il vincitore delle elezioni presidenziali americane, Donald Trump, ha promesso di negoziare la fine del conflitto con Vladimir Putin. Secondo uno dei suoi più stretti consiglieri, Bryan Lanza, la priorità della futura amministrazione repubblicana è quella “si concentrerà sull’instaurazione della pace in Ucraina piuttosto che sul permettere al Paese di reclamare i territori occupati dalla Russia”. Washington potrebbe quindi esercitare pressioni sul governo ucraino affinché rinunci alla speranza di riconquistare alcuni territori conquistati dai russi.
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Un segno di questo clima teso tra Kiev e Washington alla vigilia del ritorno di Trump alla Casa Bianca: il 10 novembre, il figlio maggiore del presidente eletto, Donald Jr. Trump, ha postato su Instagram una storia in cui Volodymyr Zelenskyj appare fissare nello spazio, accompagnato dalla didascalia: «POV [point de vue] : ti mancano 38 giorni per perdere la paghetta »…
Il leader ucraino ha però espresso fiducia nel sostegno di Trump a Kiev e si è detto favorevole a una fine del conflitto attraverso i negoziati: il 16 novembre Volodymyr Zelenskyj ha dichiarato di volere “fai tutto” ottenere la fine della guerra nel 2025 “mezzi diplomatici”.