Antoine Dupont si impegna sulla prima pagina di “Têtu”

Antoine Dupont si impegna sulla prima pagina di “Têtu”
Antoine Dupont si impegna sulla prima pagina di “Têtu”
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Parigi, Francia | Afp | Lunedì 17/06/2024 – “Non abbiate paura dei riflessi” e rompete i cliché della “virilità” per “aiutare semplicemente a fermare l’omofobia” nel rugby: la stella del XV di Francia Antoine Dupont si impegna in prima pagina su Têtu magazine, dedicato alle tematiche LGBTQ, nella sua edizione in uscita mercoledì.

Nel gennaio 2022, il capitano dei Blues aveva già posato nudo, sotto un accappatoio giallo di Balenciaga, sulla prima pagina della rivista “GQ”. Questa volta è solo il suo volto, cancellato con il titolo “Ni taboo, ni vergogna”, a fare la copertina dell’estate “Têtu”.

All’interno, dieci pagine in cui il mediano di mischia dello Stade Toulouse racconta la sua speranza di medaglia ai Giochi Olimpici di Parigi (26 luglio-11 agosto) con i francesi di rugby a sette, ma soprattutto il suo impegno contro l’omofobia.

Riferendosi all’unico rugbista professionista francese ad aver dichiarato la propria omosessualità, Jérémy Clamy-Edroux (allora al Rouen/Pro D2, oggi al Floirac/5a div.), la stella dei Blues afferma: “Dubito fortemente che sia gay persona in campo!”

«Quindi l’obiettivo è che tutti i giocatori si sentano bene con la loro sessualità e siano accettati», continua il 27enne, che posa per Louis Vuitton (gruppo LVMH), di cui ora è uno degli ambasciatori.

“Anche se il rugby può essere visto come un macho, noi abbiamo una mentalità molto aperta, e oggi penso che siamo tutti capaci di accettare gli orientamenti sessuali dell’altro”, sottolinea, bisogna proprio ripeterlo, comunicarlo, in modo che tutti lo facciano definitivamente si sente a suo agio.”

Alla domanda se ha assistito all’omofobia nello spogliatoio, il nativo di Castelnau-Magnoac (Alti Pirenei) spiega di “sentire sempre certe espressioni – le conosciamo – che possono essere insulti o semplicemente sbocciate per scherzare”.

“Perché assimiliamo ancora il rugby, che è uno sport di forza, di combattimento, a questo lato un po’ macho dove devi essere un uomo, + vero +, aggiunge. Ma oggi penso che abbiamo superato tutto questo vincoli”.

“Perché queste battute, se c’è un gay nella nostra squadra e le sente, abbiamo il sospetto che non gli serva a parlare e a fare coming out”, conclude.

Nel maggio 2019, anche il trequartista della squadra di calcio francese, Antoine Griezmann, è apparso sulla prima pagina di “Têtu”. E, ai Mondiali del 2022 in Qatar, Paese che punisce l’omosessualità, ha ripetuto che i membri della comunità LGBTQ “avrebbero sempre il (suo) sostegno”.

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