LIVE – Elezioni legislative 2024: Insoumis Adrien Quatennens annuncia di “rinunciare” alla sua candidatura

LIVE – Elezioni legislative 2024: Insoumis Adrien Quatennens annuncia di “rinunciare” alla sua candidatura
LIVE – Elezioni legislative 2024: Insoumis Adrien Quatennens annuncia di “rinunciare” alla sua candidatura
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Due settimane prima del primo turno delle elezioni legislative anticipate, i candidati dei 577 collegi elettorali hanno tempo fino a domenica sera alle 18.00 per presentare la loro candidatura. Insoumis Adrien Quatennens ha annunciato che abbandonerà la sua candidatura al Nord, contestata all’interno del Nuovo Fronte Popolare. Segui il nostro live streaming.

Fine dei giochi sulle intenzioni di ciascun partito: i candidati alle elezioni legislative nelle 577 circoscrizioni hanno tempo fino alle 18 di domenica per presentare la loro dichiarazione di candidatura alla prefettura per il primo turno del 30 giugno. Candidati dissidenti della sinistra, alleanze locali tra la destra e la maggioranza, il confluire di LR in RN… tutto dovrebbe essere noto domenica sera, se non necessariamente chiaro dopo diversi giorni di confusione.

Informazioni da ricordare:

  • Insoumis Adrien Quatennens annuncia di “rinunciare” alla sua candidatura al Nord
  • I candidati alle elezioni dovranno presentare la propria candidatura per le elezioni legislative anticipate entro questa domenica sera alle ore 18.00.
  • Questa domenica vengono organizzate nuove manifestazioni contro l’estrema destra
  • Il sindacato della sinistra è già in crisi: LFI ha deciso di non reinvestire diverse figure di spicco del suo partito
  • Sabato sera Gabriel Attal ha fatto diversi annunci sul potere d’acquisto

Insoumis Adrien Quatennens annuncia di “rinunciare” alla sua candidatura

Il deputato della LFI Adrien Quatennens ha annunciato domenica che non presenterà la sua candidatura al Nord, contestata dai partner del suo partito nel Nuovo Fronte Popolare, a causa della sua condanna a quattro mesi con sospensione della pena per violenza domestica.

“Non intendo più che la mia candidatura venga utilizzata contro La France insoumise e il Nuovo Fronte Popolare per danneggiarli in un momento in cui tutte le energie devono essere utilizzate per sconfiggere l’estrema destra”, ha dichiarato in un discorso alla stampa.

Divisioni a sinistra

A sinistra, l’offerta è già nota dalla formazione del Nuovo Fronte Popolare che è riuscito a concordare in pochi giorni programma e candidati. Ma, all’indomani delle manifestazioni contro l’estrema destra che hanno riunito, secondo le autorità, 250.000 persone in tutta la Francia, di cui 75.000 a Parigi (a sua volta Lione ha manifestato domenica), questa alleanza, che riunisce l’ex presidente anticapitalista Philippe Poutou François Hollande, deve ancora convincere di essere capace di resistere all’eterogeneità dei suoi componenti.

Nella prima crisi vissuta dalla nuova alleanza, LFI ha chiuso sabato la porta a qualsiasi contestazione delle sue scelte di nomina dopo aver licenziato diversi deputati critici nei confronti della personalità e della linea di Jean-Luc Mélenchon, come Danielle Simonnet, Raquel Garrido e Alexis Corbière .

Gabriel Attal fa annunci sul potere d’acquisto

Al centro, dopo la disfatta degli europei e lo “stordimento” dello scioglimento, la maggioranza cerca di mobilitarsi poco a poco sotto la guida di Gabriel Attal.

Sul potere d’acquisto, il primo tema avanzato dai francesi, sabato il primo ministro ha promesso diverse misure in caso di vittoria del campo presidenziale, come una riduzione del 15% delle bollette elettriche “a partire dal prossimo inverno” o un aumento dei costi l’importo del cosiddetto bonus “Macron”, corrisposto dalle aziende ai propri dipendenti.

La crisi continua tra i repubblicani

Da parte di LR, dopo l’incredibile settimana seguita alla scelta solitaria del suo presidente Eric Ciotti di allearsi con RN, stiamo cercando di mantenere al meglio una linea indipendente dall’esecutivo e dall’estrema destra. Ma in diversi dipartimenti – come quello del Primo Ministro, Hauts-de-Seine – i “patti di non aggressione” tra la maggioranza e la destra sembrano di fatto stipulati, e i deputati uscenti della LR avranno la certezza di poter applicare senza Macronista contro di loro.

All’estrema destra, la chiusura delle candidature permetterà di giudicare le manifestazioni guidate da Eric Ciotti. Se il capo della RN Jordan Bardella ha annunciato che ci sarà “un candidato comune” “in 70 collegi elettorali”, il nizzardo non sembra essere riuscito a portare con sé nessuna figura nazionale.

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