Pubblicato il 14 novembre 2024 alle 07:29. / Modificato il 14 novembre 2024 alle 12:51.
Nomine progettate come fuochi d’artificio! Cercando sia di colpire l’opinione pubblica americana sia di bypassare il Senato ancora in vacanza, Donald Trump moltiplica gli annunci sulla squadra che lo circonderà alla Casa Bianca dal 20 gennaio. Una particolarità: molte di queste nomine riguardano direttamente il Medio Oriente e l’alleato israeliano. “Un nuovo sceriffo è arrivato in città”, ha riassunto Mike Huckabee, uno dei nuovi nominati, parlando del suo leader.
Mike Huckabee? Questo ex governatore dell’Arkansas, nominato martedì sera nuovo ambasciatore americano in Israele, ha già dato il tono il giorno successivo, suggerendo che Israele potrebbe senza dubbio “estendere la sua sovranità” all’intero territorio palestinese durante il mandato di Donald Trump. Candidato alle primarie presidenziali repubblicane, nel 2008 e poi brevemente nel 2016, Huckabee è un revenant politico. Ha sempre rappresentato l’ala conservatrice del suo partito, ma questo ex pastore battista è conosciuto soprattutto come figura tra gli evangelici americani. “Fede, lavoro, famiglia”: a questo trittico il repubblicano ha sempre aggiunto la difesa assoluta di Israele, Paese dove afferma di aver visitato almeno “cento volte”.
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