Questi 10 vini italiani riservati dei sommelier stellati stanno andando a ruba

Questi 10 vini italiani riservati dei sommelier stellati stanno andando a ruba
Questi 10 vini italiani riservati dei sommelier stellati stanno andando a ruba
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L’entusiasmo francese per i vini italiani sta vivendo un’accelerazione senza precedenti. Un successo che dobbiamo soprattutto all’influenza di numerosi sommelier d’oltralpe operanti in Francia, che ci svelano le loro chicche più belle.

“Chianti, è finita!” potremmo cantare oggi una parodia del celebre pezzo di Hervé Vilard. Se non è ancora il momento di cancellare definitivamente dalle carte geografiche le denominazioni più blasonate d’Italia – quei porti sicuri a cui si aggrappano gli amatori di fronte a un vigneto eminentemente complesso –, non è raro ormai che al ristorante vengano offerti vini molto più di nicchia. Con una superficie vitata simile alla nostra, è importante sottolineare che l’Italia ospita ben il doppio delle denominazioni e il doppio dei vitigni rispetto ai nostri paesi. “Di fronte a questa grande diversità, bevitori e sommelier si sono a lungo limitati ai nomi che conoscevano.riconosce Alberto Busto, sommelier e fondatore di Vini Mariani, azienda importatrice di vini italiani in Francia. Barolo, Chianti o Brunello di Montalcino erano gli unici ad avere veramente diritto di essere citati, così come i grandi marchi, e a nessuno interessavano le denominazioni più sconosciute.

Ma negli ultimi anni diversi fenomeni hanno sottilmente invertito la tendenza, a partire dall’arrivo di una nuova generazione di sommelier italiani in posizioni di rilievo all’interno dei ristoranti stellati, di importatori desiderosi di diversificare la propria offerta, infine di una clientela francese”meno sciovinista”, e più disposti a farsi sorprendere. Se i super toscani e i bevitori di etichette occupano ancora una parte del mercato, l’aumento di qualità e reputazione di denominazioni come Marche, Sicilia, Umbria, Piemonte o Abruzzi stanno ora stuzzicando l’appetito di nuovi appassionati, a prezzi molto più ragionevoli. Per dare un nome a queste future stelle dei vigneti d’oltralpe, abbiamo chiesto ai sommelier italiani più importanti del panorama francese di svelarci le loro annate preferite, disponibili in Francia a partire da 15 euro.

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