“Vogliono salvare il club”, promette Benoît Paillaugue prima dello sbarramento del Montpellier a Grenoble

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Top 14: “Vogliono salvare il club”, promette Benoît Paillaugue prima del fuoco di fila del Montpellier a Grenoble

Benoît, la partita di domenica è la più importante nella storia del club?

Sì, chiaramente, perché qui si parla della sopravvivenza di un club di altissimo livello. Ovviamente questa è forse la partita più difficile della vita del club da molto tempo. È una settimana speciale però. Sento che è un po’ pesante, che ci sia molto silenzio nel club. Non è una gioia in ufficio per il back office, penso che potrebbe non essere la settimana migliore per loro in ufficio. Riteniamo che i giocatori siano piuttosto concentrati sull’allenamento che ho visto. Vogliono salvare la patria, salvare il club. Devono essere pronti domenica sera.

Come ti prepari per una settimana così? Dovremmo discutere della gravità della situazione per i dipendenti o eliminare ogni pressione?

Non so come lo preparano. Quello che è certo è che si sono resi conto della gravità della questione. Questa è una certezza. Conoscono le responsabilità che ricadranno su di loro domenica. Questo è piuttosto positivo. Ci sentiamo giocatori concentrati, che hanno voglia di fare le cose, e di farle bene, che hanno anche preso in mano la situazione. Su questo aspetto credo che tutti siano consapevoli dell’importanza della partita di domenica. Ora, la verità è che il D-Day non è il prima, e certamente non è il dopo. Allora, ci vediamo domenica.

Come spiegare che il club passa dallo scudetto nel 2022 allo spareggio due anni dopo?

Ci sono circostanze che sono accadute. Se torniamo all’epoca di Fabien Galthié, avevamo stabilità. Fabien ha deciso di lasciare, quindi è stato necessario sostituirlo con breve preavviso. I dirigenti hanno preso qualcuno che era sul mercato (Jake White). Potrebbero anche esserci delle lacune da qualche parte. L’unica cosa che posso dire è che da quando sono qui le cose hanno perso stabilità. Quando vedi i grandi club che hanno successo, sono sempre club che hanno dato stabilità. All’inizio, prima di avere stabilità, bisognava crearla. Non è stato facile per loro. Ci sono stati anni difficili. Ma dopo, quando non si cambia tutto, si riescono ad ottenere risultati nel medio-lungo periodo. Questo è qualcosa a cui dovremo pensare. Se vogliamo restare un grande club per lunghi periodi dobbiamo fare cose che vadano in quella direzione.

Hai seguito la partita tra Vannes e Grenoble, c’è una grande differenza tra la Top 14 e la Pro D2?

Penso che ci sia un gap fisico e di velocità, ma non tanto nel gioco. La squadra che incontreremo è una squadra che tiene la palla, che mette molta velocità nel suo gioco, nella sua uscita di palla. È una squadra a cui piace attaccare, a cui piace avere la palla. Saranno forse due stili diversi ad opporsi. Soprattutto perché siamo una squadra che manca di fiducia. Non dico che sia un divario enorme, ma c’è ancora un piccolo divario tra la Pro D2 e ​​la Top 14. Lo vediamo spesso, la squadra Pro D2 che sta emergendo ha difficoltà a mantenersi. Ma in una partita tutto è possibile. In un clima che sarà, secondo me, incredibile, con lo stadio pieno. E’ una partita pericolosa.

Dobbiamo aspettarci un’atmosfera ostile, preparare i giocatori a questo?

Penso che i giocatori siano pronti per questo. Siamo abituati a giocare in stadi con un’atmosfera speciale. La Rochelle, Perpignan, Tolone. Ci sono terreni ostili. Poi è partita della fase finale, diremo. Quindi c’è un’atmosfera speciale. E Grenoble non hanno nulla da perdere. Tutto lo stadio sarà dietro di loro per spingerli. Sicuramente ci sarà molta ostilità. Sono ragazzi grandi, sono grandi giocatori. Dovrebbero ignorare tutto ciò normalmente. O addirittura trovare in esso energia e motivazione.

L’esperienza e la freschezza dei giocatori dell’MHR possono giocare?

Credo che ad avere la precedenza sia la mente, cioè lo stato d’animo delle squadre. Vincerà chi lo vorrà di più. La freschezza avrà un ruolo? Forse. Ma come ho detto, non sempre si può sapere in anticipo di una partita. È certo che abbiamo giocatori di qualità. Ci sono internazionali in quasi tutte le posizioni. La logica direbbe, ma la logica nello sport non è sempre rispettata. Devi essere molto umile, ma soprattutto molto concentrato sul compito da svolgere.

Articolo originale pubblicato su RMC Sport

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