Dalle 5 di questo giovedì mattina, gli agricoltori delle Bocche del Rodano, guidati dal Coordinamento rurale, hanno tirato fuori i trattori per mobilitarsi davanti alla piattaforma LIDL nella zona industriale di Rousset. Un’operazione per denunciare l’inerzia del governo sulle riforme e sull’accordo dell’Unione Europea con i Paesi del Mercosur.
I pallet vengono bruciati, le viti abbandonate davanti alla piattaforma di 43.000 m² che serve 51 negozi del marchio. Alcuni contadini arrivarono anche con le loro mucche: Sarriette era lì per sostenerli.
“Non siamo qui per privare i francesi del loro cibo” – Laurent Dubost, segretario generale del coordinamento rurale 13
“Qui siete in una zona di resistenza agricola” espone uno striscione davanti ai rami posti in loco, pronti per essere accesi. In diretta su France Bleu Provence, Laurent Dubost, viticoltore a Rognes il che spiega che questa piattaforma Lidl è “uno dei simboli“dal disagio degli agricoltori, perché”la distribuzione di massa stringe la cinghia (…) la ripartizione del margine non è coerente“. Ad esempio, su una bottiglia di vino da due euro, l’enologo spiega che a “bottiglia vuota, costa 1,20 euro, quindi al produttore restano 80 centesimi e dobbiamo pagare i cantinieri, quelli che stanno nei campi… non c’è più niente, i nostri braccianti agricoli sono pagati meglio di noi, siamo alla fine“.
Laurent Dubost si era già mobilitato all’inizio dell’anno (allora con il sindacato FDSEA), ma da allora “i nostri tesori sono prosciugati“e questi segni”giocare sulla nostra sfortuna“secondo l’enologo.”Oggi sono presi di mira e domani potrebbe essere un negozio o qualcos’altro“, avverte l’agricoltore. Ai consumatori vuole dire che dobbiamo capire”che acquistare francese e al giusto prezzo è molto importante per noi“.
Dopo queste prime azioni questo giovedì mattina, altre saranno annunciate nei prossimi giorni, nel dipartimento, ma anche in tutta la Francia da lunedì.
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