24 Ore di Le Mans – Hyperpole: sensazionale Kevin Estre!

-

La sessione dell’Hyperpole è iniziata tardi, alle 20:35 anziché alle 20:00. C’è voluto molto tempo per riparare il binario, dopo il grave incidente che ha coinvolto una LMP3 in Gara 1 della Road to Le Mans. Un incidente che, fortunatamente, non ha avuto conseguenze per il pilota.

Ciò ha lasciato agli otto equipaggi di ciascuna categoria un tempo di concentrazione più lungo del previsto. E anche tensione, visto che il cielo (leggi pioggia) potrebbe cadere sulla testa del pubblico da un momento all’altro, sotto nuvole molto ostinate.

Tutti partiti senza indugio per trenta minuti di follia, in una lotta per l’Hyperpole più avvincente che mai. Il grande premio in qualifica, la BMW n. 15, è stato il primo in pista a provare a realizzare una nuova impresa, seguito dalle due Ferrari. Mancava solo la Porsche N°12 di Jota, ancora in riparazione dopo l’incidente del giorno prima.

Molto rapidamente, il duello si è stabilito chiaramente in Hypercar: era Ferrari contro Cadillac. Sébastien Bourdais ha rubato la pole provvisoria ad Antonio Fuoco!

Fin dall’inizio si sono succeduti i favoriti delle altre categorie: Louis Deletraz (AO by TF) ha provvisoriamente dominato la classifica LMP2. Poi, Inception Racing, con la McLaren n. 70, ha preso il comando a metà sessione.

Sébastien Bourdais ha centrato l’obiettivo, in 3:24.816, relegando la prima delle due Ferrari, la numero 50 del diabolico Antonio Fuoco, a sette decimi. E Paul-Loup Chatin, su questa Alpine che ha fatto parlare di sé in Toyota, ha fatto segnare il 4° tempo provvisorio.

La McLaren di Inception ha quasi segnato un tempo ancora più veloce, prima che il suo pilota, Brendan Iribe, andasse in testacoda all’ingresso del rettilineo dei box. Riuscì, con grande abilità, a evitare la ghiaia.

Follia di qualificazione!

Tutti sono rientrati ai box per fare un piccolo “splash”, cambiare gomme e ripartire per l’assalto finale. La Cadillac numero 2 è rimasta a lungo ai box, prima che la squadra lasciasse tornare in pista Alex Lynn.

E poi il disastro: Dries Vanthoor, che aveva migliorato il suo primo settore, cade alla curva di Indianapolis, facendo schiantare la sua BMW n. 15 nella ghiaia. Per lui era finita, poiché ha causato una bandiera rossa. I sogni del polo sono finiti.

L’orologio è stato fermato esattamente alle 7:41. Avremmo poi assistito ad un finale pazzesco, tutti cercavano di trovare la propria strada. Ma tutti sono rimasti sorpresi quando la produzione internazionale ha mostrato Sébastien Bourdais scendere dall’auto, ricevendo i complimenti dal suo stand.

La Ferrari ha quindi avuto la possibilità di provare a piazzare una o anche due vetture in prima fila, inclusa la pole. Nessuna delle due Ferrari è riuscita a migliorare.

Alex Lynn, sulla Cadillac n. 2, aveva conquistato un’incredibile pole provvisoria ai danni di Bourdais… Poi Kevin Estre, dal nulla con la Porsche n. 6, ha fischiato la Cadillac, privandola di chiudere la prima linea. I lionesi hanno approfittato di un’ottima aspirazione di una LMP2 tra Mulsanne e Indianapolis per guadagnare tempo prezioso. L’Alpine No. 35, con Paul-Loup Chatin, ha concluso al 6° posto, che è già un grande successo per un programma principiante.

Altrove, non c’è stata suspense: Louis Delétraz ha distrutto la concorrenza in un ultimo giro pazzesco in LMP2, con AO by TF, mentre Brendan Iribe, sulla McLaren Inception n. 70, ha regalato alla McLaren una pole per il grande ritorno del produttore britannico all’endurance.

La classifica dell’Hyperpole

-

PREV Stéphanie Caddéo impreziosisce i suoi dipinti con l’oro e li espone a Villedieu-les-Poêles
NEXT un capannone industriale distrutto dalle fiamme, bancali di legno e diversi veicoli bruciati