Una nuova allerta inondazioni è stata lanciata in Spagna, due settimane dopo le inondazioni mortali che hanno colpito le regioni di Valencia, Castiglia-La Mancia e Andalusia. “Il governo della comunità autonoma dell’Andalusia ha attivato il livello 1 del suo piano di emergenza [gradué de 0 à 2] e scuole chiuse nelle province di Málaga e Granada: sono infatti previste forti piogge, con più di 100 litri per metro quadrato, nelle prossime dodici ore”, assicura il quotidiano spagnolo Il mondo, Mercoledì 13 novembre.
Allo stesso tempo, le autorità spagnole hanno deciso di farlo “evacuare, a titolo preventivo, le rive del fiume Guadalhorce nei comuni di Álora, Cártama, Alhaurín de la Torre, Pizarra e Málaga”. L’agenzia meteorologica nazionale (Aemet) ha emesso un’allerta rossa nelle province di Malaga e Tarragona.
Un nuovo episodio di “dana”
“Si prevede che la zona, che comprende le località turistiche di Marbella, Vélez ed Estepona, sarà particolarmente colpita da un nuovo episodio di ‘dana’”, spiega il canale britannico BBC. Questo fenomeno meteorologico, che in francese si chiama “goccia fredda”, è stato già all’origine delle inondazioni di fine ottobre che hanno provocato almeno 223 morti.
“Molte altre regioni della Spagna restano in allerta”, soprattutto nel sud e nell’est del paese. Aemet ha messo in allerta arancione fino a giovedì diverse zone delle comunità autonome di Valencia e dell’Andalusia, nonché l’arcipelago delle Baleari. Ma I meteorologi stimano che le piogge attuali potrebbero essere meno intense di quelle di due settimane fa.
Le immagini non sono meno impressionanti. Torrenti di acqua fangosa hanno invaso le strade di Los Romanes, non lontano da Málaga. Sul suo canale YouTube il titolo spagnolo Il Paese ha compilato diversi scatti della città, le cui strade sono sommerse dall’acqua. Pubblica anche immagini di altri comuni della provincia, tra cui Marbella, anch’essi sott’acqua.
Il 12 novembre, la città andalusa di Almería era già stata colpita da forti piogge, che avevano danneggiato diverse auto e mobilitato i servizi di emergenza, nota il quotidiano argentino Il dibattito in un video.