Il Ministro dell’Ambiente, della Pesca e dello Sviluppo Sostenibile, Hassan Bakhit Djamous, ha partecipato il 13 novembre 2024 a una sessione ministeriale speciale sugli impatti dei cambiamenti climatici e delle risorse idriche.
L’occasione per lui di presentare la situazione attuale in Ciad, che sta affrontando gli effetti del cambiamento climatico in tutte le sue forme e le sue pressioni sul bacino del Lago Ciad.
Per lui, la portata delle sfide supera di gran lunga le capacità nazionali. “Ecco perché oggi chiedo un urgente raddoppio dei finanziamenti per il clima per le iniziative di conservazione e ripristino dei bacini idrografici in Africa; un maggiore sostegno alle iniziative regionali come la Grande Muraglia Verde che hanno dimostrato la loro efficacia nella gestione integrata delle risorse naturali e nella stabilizzazione delle aree fragili; la creazione di un meccanismo di finanziamento specifico per i bacini transfrontalieri in crisi, che combini l’adattamento climatico e la prevenzione dei conflitti e il rafforzamento delle capacità tecniche e tecnologiche per migliorare il monitoraggio e la gestione delle risorse idriche”, lancia il rappresentante del Capo dello Stato alla Cop29.
Il Ministro dell’Ambiente è tornato sulla situazione del Lago Ciad in questi termini: “Il destino del Lago Ciad è emblematico delle sfide che devono affrontare molti bacini idrici in tutto il mondo. La nostra risposta a questa crisi non solo determinerà il futuro di milioni di persone nella regione, ma servirà anche come prova della nostra capacità collettiva di proteggere le risorse idriche di fronte al cambiamento climatico”.
Fonte: Ministero dell’Ambiente
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