I nostri vicini hanno adottato massicce misure di protezione prima della partita della Nations League contro Israele giovedì sera a Parigi. Soprattutto non vogliono rivivere quello che è successo ad Amsterdam la settimana scorsa.
Stefan Brändle, Parigi
La “vergogna di Amsterdam” non deve ripetersi a Parigi. È questa la promessa fatta dal governo francese dopo i brutali attacchi dei simpatizzanti filo-palestinesi contro i tifosi della squadra israeliana Maccabi Tel Aviv la scorsa settimana durante la Coppa dei Campioni.
Questo giovedì sera la Francia ospiterà Israele per una partita casalinga nell’ambito della Nations League. La partita, che si svolgerà allo Stade de France (a nord di Parigi), è già una partita “ad alto rischio”, come spiega il prefetto di polizia Laurent Nuñez.
L’“attacco antisemita mirato”, individuato venerdì scorso dal primo ministro olandese Dick Schoof dopo la partita di Coppa dei Campioni Ajax Amsterdam-Maccabi, non è l’unico avvertimento. Anche a Parigi e nei suoi sobborghi – dove si trova lo Stade de France – la situazione è in fermento a causa dell’intervento dell’esercito israeliano a Gaza in seguito all’attacco di Hamas del 7 ottobre.
Nel 2023, il numero degli attacchi antisemiti in Francia quadruplicherà rispetto all’anno precedente, raggiungendo quota 1.600.
In questo contesto teso, gli estremisti stanno gettando benzina sul fuoco prima della partita di calcio Francia-Israele. Durante la partita casalinga di Champions League del Paris Saint-Germain (PSG) contro l’Atletico Madrid, il “Collectif Ultras Paris”, la più grande tifoseria del club, ha scatenato un grande tifo al Parco dei Principi che ha provocato molte reazioni.
Si trattava di una sfida antisemita allo Stato ebraico? Lo striscione degli ultras del PSG conferma comunque che la tifoseria del club oggi è in gran parte reclutata tra i giovani nordafricani delle periferie.
In questo contesto, le misure di sicurezza relative alla partita Francia-Israele saranno “rafforzate al massimo”, ha annunciato il prefetto Nuñez. La squadra israeliana sarà protetta da unità d’élite al suo arrivo sul suolo francese e alla sua partenza. Nello stadio sarà vietata qualsiasi bandiera diversa da quella francese e israeliana.
Saranno presenti solo 20.000 spettatori invece dei soliti 80.000, e tutti dovranno presentare i documenti d’identità.
Lo Stade de France visto dall’interno.Immagine: AP
Nuñez ha riconosciuto che si trattava di una caratteristica di sicurezza “molto insolita”. Inizialmente erano previsti 2.500 agenti di polizia. Saranno 4000. Questo numero è simile a quello delle partite molto sicure dei Giochi Olimpici di agosto. La maggior parte delle forze dell’ordine sarà schierata attorno allo Stade de France e senza dubbio nei quartieri ebraici di Parigi, come il Marais, nonché davanti alle sinagoghe.
Il Consiglio di Sicurezza Nazionale israeliano, da parte sua, sconsiglia ai suoi cittadini di assistere alla partita. Si è appreso che in generale gli israeliani dovrebbero evitare eventi sportivi e culturali.
Una delle peculiarità della politica israeliana è che i rappresentanti estremisti della leadership statale si recheranno essi stessi a Parigi e susciteranno così l’atmosfera – volontariamente o meno -. Il ministro delle Finanze di estrema destra Bezalel Smotrich intende rispondere all’invito delle associazioni ebraiche nazionaliste, come Betar, per una serata di gala dal titolo “Israele è per sempre” a Parigi il giorno prima della partita. Giovedì vorrebbe anche partecipare a una manifestazione di protesta contro l’antisemitismo a margine della partita di calcio.
Il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich.Immagine: chiave di volta
Smotrich non è criticato solo in Israele dal partito di sinistra e dai sindacati; il suo nome è noto anche agli abitanti delle periferie francesi poiché si è impegnato con il governo israeliano per l’occupazione della Cisgiordania.
Da parte sua, il presidente francese Emmanuel Macron ha detto che parteciperà alla partita internazionale per “inviare un messaggio di fraternità e solidarietà dopo gli inaccettabili atti antisemiti” di Amsterdam. I media parigini si chiedono però se la sua presenza, annunciata solo domenica, non rischi di politicizzare ulteriormente l’evento sportivo.
Si comincia con la questione di quanto la presenza del capo di Stato francese costituisca un sostegno a Israele.
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