Salute digitale: “Non può più sopportare la dipendenza: 8 (!) ore di tempo davanti allo schermo al giorno”.

Salute digitale: “Non può più sopportare la dipendenza: 8 (!) ore di tempo davanti allo schermo al giorno”.
Salute digitale: “Non può più sopportare la dipendenza: 8 (!) ore di tempo davanti allo schermo al giorno”.
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Vietare i social network ai minori di 16 anni? Impossibile non è australiano…

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Nel mezzo di un buco nero, una scintilla. Sì. Era giovedì, il giorno dopo il giorno prima. Ed è stata come una risposta a quanto era accaduto: un criminale, misogino, razzista, omofobo, bugiardo, egoista, maleducato, violento (…) è stato (ri)eletto alla guida del Paese più potente del mondo. Grazie o a causa del flusso infinito di fake news che diffonde in rete. Quello del suo amico Elon, soprattutto.

Bisognava guardare lontano, in questa zona: in Australia. Dove il primo ministro Anthony Albanese ha annunciato niente di meno che una cazzata: il suo Paese vieterà i social network ai minori di 16 anni. Quindi niente più Insta o TikTok per i giovani?! Questo è tutto. Niente più nemmeno Snapchat.

Per quello? Perché “I giganti della tecnologia non proteggono gli utenti vulnerabili: i nostri figli”. Anthony è sostenuto da tutto il suo parlamento. E anche dalla sua popolazione. In verità, l’Australia non sopporta più ciò che i “social” network trasmettono ai suoi adolescenti, nel momento in cui vengono costruiti: molestie, pornografia, fake news, brutalità banalizzata. Non può più sopportare la loro dipendenza: otto (!) ore di tempo davanti allo schermo al giorno. Quindi il loro ripiegamento su se stessi, la loro inattività fisica e le loro malattie mentali.

Proteggere i giovani?

Quindi il governo australiano sta facendo quello che dovrebbero fare i leader: proteggere la sua (giovane) popolazione. Nonostante se stessa. E così obbliga gli “intoccabili” della tecnologia e delle loro reti: avete un anno di tempo per dimostrarci che i vostri utenti hanno tutti più di 16 anni. Altrimenti? Multe salate: 5% del tuo fatturato in Australia per ogni condanna.

A Meta eravamo preoccupati “come l’Australia intendeva tecnicamente implementare queste restrizioni”. Teu-teu-teu!, rispose il Primo Canguro: la responsabilità è vostra, ragazzi. Non in Australia. Dato che sei stato così creativo nello scaricare la tua spazzatura digitale, sarai altrettanto creativo nel certificare l’età dei tuoi utenti. Ci arriverai!

E rallegrati: lavorerai per la salute digitale. Grazie al tuo genio, i giovani australiani non saranno più “educati” alle notizie false, alla manipolazione, alle verità “alternative” e all’odio che porti con te. GRAZIE.

Belgium

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