Di certo Mick Schumacher non è il pilota più conosciuto all’interno della sua stessa famiglia. Ma resta un giovane di 25 anni che ha ancora tempo per mostrare tutto il suo potenziale. Campione di kart fin da giovanissimo, inizia una carriera in F2 che lo porta a contatto con le più grandi speranze del mondo automobilistico.
La domanda è sulla bocca di tutti: il giovane tedesco avrà il coraggio di mettersi al livello del suo glorioso padre, il pilota Michael Schumacher? La salute di quest’ultimo è rimasta piuttosto fragile dopo l’incidente sugli sci nel 2013.
L’ambizione personale di Mick è comunque chiara: vorrebbe più di ogni altra cosa rientrare nel mondo della F1 come pilota ufficiale. Il compito è più arduo per lui, i cui risultati più recenti non sono stati all’altezza delle aspettative. Tuttavia, forse possiamo vedere la fine del tunnel con un bando di gara del colosso Audi che desidera creare un team di F1 entro il 2026. Panorama delle speranze di un futuro beniamino delle scommesse sportive di F1.
L’ombra di un gigante su un sedile F2
Difficilmente possiamo immaginare la straordinaria pressione che deve sentire Mick Schumacher, il figlio del più grande pilota di tutti i tempi. Questo è ovviamente il motivo per cui il pilota ha operato inizialmente sotto lo pseudonimo di Mick Betsch, mentre ha iniziato giovanissimo la carriera nel kart.
Il giovane ha ottenuto un gran numero di vittorie in Formula 4 e Formula 3. Il momento clou della sua carriera è forse la sua incoronazione a campione del mondo di Formula 2 nel 2020 con il team Prema Racing. Da quel momento in poi cominciamo a vedere la stoffa di un campione scorrere nelle sue vene. Il seguito avrà l’effetto di deludere le speranze del settore, con l’avventura Haas.
Lezioni apprese dall’avventura Haas nel 2022
Ripetiamo, lo sbocco naturale di un giovane prodigio della guida è la carriera in F1. Mick ha però ricordi contrastanti di questi due anni alla Haas, squadra americana nella quale rimase per due stagioni.
I risultati ottenuti non furono necessariamente brillanti, dato che Schumacher finì al 19° e al 16° posto per due stagioni consecutive. Con una serie di incidenti e problemi che offuscano i suoi rapporti con gli altri membri della sua squadra. È stato licenziato nel 2022 e da allora ha faticato a trovare un posto in F1.
L’Audi considera Mick per la F1 nel 2026
Oggi Mick Schumacher è diventato una riserva della Mercedes, una posizione incompatibile con le sue eccessive ambizioni. La comunità della F1 però non ha detto l’ultima parola e crede ancora nel talento e nella tenacia del pilota svizzero.
Il grande progetto dell’Audi è quello di formare un team automobilistico che gareggerà nelle competizioni di Formula 1. Ciò affermerebbe la competitività del marchio tedesco e dimostrerebbe le sue capacità tecniche sui circuiti più prestigiosi.
La composizione di questa squadra però non è ancora definita e la presenza di Mick è solo in trattativa. Il diretto interessato è comunque molto entusiasta, perché il giovane pilota è affamato di circuiti e di vittorie. Ma per questo dovrai aspettare.
È interessante notare che il futuro team Audi non parte da zero, visto che è proprio il marchio tedesco ad acquistare l’attuale Sauber Stake F1 Team.
Le qualità inesplorate di un figlio dei circuiti
Per il momento Mick Schumacher non ha un piano concreto per ricominciare la sua carriera da pilota di F1 entro il 2025. Tuttavia i direttori dei team lo elogiano, descrivendolo come uno sportivo veloce, laborioso, con un grande spirito di squadra. Qualità che sicuramente peseranno sulla bilancia nel suo ritorno in F1.