un parcheggio previsto per i pochi sostenitori israeliani

un parcheggio previsto per i pochi sostenitori israeliani
un parcheggio previsto per i pochi sostenitori israeliani
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FRANCO FIFE/AFP Per la partita tra la squadra francese e quella israeliana è previsto un massiccio sistema di sicurezza dentro e attorno allo Stade de , dove alcune decine di tifosi israeliani prenderanno posto in un parcheggio. (foto illustrativa scattata a giugno 2022).

FRANCO FIFE/AFP

Per la partita tra la squadra francese e quella israeliana è previsto un massiccio sistema di sicurezza dentro e attorno allo Stade de France, dove alcune decine di tifosi israeliani prenderanno posto in un parcheggio. (foto illustrativa scattata a giugno 2022).

CALCIO – Per trovare traccia di qualsiasi aspetto sportivo bisognerà cercare. Mentre gli scontri di Amsterdam sono ancora presenti nella mente di tutti, la partita della Società delle Nazioni che giovedì 14 novembre contrapponerà la squadra francese a quella israeliana, è diventata soprattutto un simbolo e un soggetto politico. Con la sfida cardinale per le autorità francesi di evitare gli eccessi.

Questo è il motivo per cui è stato previsto un massiccio sistema di sicurezza per vigilare sull’incontro, classificato come “ alto rischio “. In totale, senza contare i 1.400 agenti di sicurezza privati ​​impiegati dal FFF per la serata, circa 4.000 agenti di polizia e gendarmi dovranno essere schierati attorno e all'interno dello Stade de France, sugli spalti del quale Emmanuel Macron, il primo ministro Michel Barnier e l'ex presidente Nicolas Sarkozy intende prendere il suo posto. In previsione della partita, sono state mobilitate anche unità d'élite per proteggere la squadra israeliana durante la sua preparazione. E nel D-Day centinaia di agenti di polizia pattuglieranno anche i trasporti pubblici.

Da parte loro, le autorità israeliane hanno voluto prevenire ogni rischio, raccomandando in modo molto ufficiale ai loro connazionali di non recarsi a Seine-Saint-Denis per paura di vedere ripetersi le immagini di Amsterdam. Un’ingiunzione alla quale il ministro francese per l’Europa, Benjamin Haddad, ha risposto, martedì 12 novembre, che “ I calciatori e i tifosi israeliani sono i benvenuti a Parigi ».

Meno di 200 israeliani prenderanno posto in un parcheggio

Alla fine, sugli spalti dello Stade de France saranno presenti solo tra i 100 ei 200 tifosi del “Nivrehet” che hanno acquistato i biglietti dalla federazione israeliana. Per garantire la loro sicurezza, saranno installati in un parco visitatori segnalato all'interno del recinto dionisiaco, come annunciato martedì da diverse testate della stampa, tra cui Francia occidentale et Il parigino. Una precauzione estremamente rara per una partita dei Blues in casa, poiché i tifosi ospiti sono generalmente raggruppati in un unico punto dello stadio, ma comunque a diretto contatto con i tifosi francesi.

Questi tifosi israeliani dovranno far sentire la propria voce per aiutare la propria squadra a ottenere il primo punto nella Nations League, che resta a quattro sconfitte consecutive (incluso un 4-1 a Budapest all'andata contro i Blues).

Resta il fatto che le poche decine di israeliani rischiano di sentirsi un po' soli nel loro vasto parcheggio annunciato di 3.500 posti. E che lo stadio nel suo insieme dovrebbe suonare vuoto con circa 20.000 spettatori attesi, ovvero un quarto della capacità totale. Una partita che regalerà immagini sicuramente curiose visto che le prime file dello Stade de France saranno chiuse al pubblico, per evitare ogni rischio di invasione del campo da parte delle autorità francesi.

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