Rimozione di un giorno festivo: Nîmes difende il lunedì di Pentecoste e la sua fiera

Rimozione di un giorno festivo: Nîmes difende il lunedì di Pentecoste e la sua fiera
Rimozione di un giorno festivo: Nîmes difende il lunedì di Pentecoste e la sua fiera
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Il progetto di una seconda giornata di solidarietà per finanziare l'autonomia torna questa settimana al dibattito al Senato. Ha riportato alla mente ricordi a Nîmes. La rimozione del lunedì di Pentecoste, ultimo giorno della feria, ha suscitato scalpore.

Prima dell'esame al Senato del disegno di legge sul finanziamento della Previdenza sociale di mercoledì 13 novembre, si fa strada la creazione di una seconda giornata di solidarietà per finanziare l'autonomia (Ehpad), con l'eliminazione di un giorno festivo. Una proposta che riecheggia quella avanzata appena 20 anni fa dal primo ministro Jean-Pierre Raffarin, un anno dopo la terribile ondata di caldo del 2003.

I senatori del partito Les Républicains, gli eletti di Macronie e perfino i membri del governo Barnier non la vedono male. A Nîmes questo dibattito riporta alla mente brutti ricordi poiché all'epoca si parlava di abolire il lunedì di Pentecoste come giorno festivo. “Questo ha fatto arrabbiare il sindaco Jean-Paul Fournier”ricorda il senatore del Gard LR Laurent Burgoa, un eletto di Nîmes che conosceva bene quell'epoca.

Per gli abitanti di Nîmes, l'eliminazione di questo giorno festivo potrebbe limitare la festa di Pentecoste. “La feria è morta!”aveva lanciato anche il delegato degli spettacoli di corrida Simon Casas.

Quest'ultimo prevedeva di organizzare quattro giorni di feria intorno al giovedì dell'Ascensione e tre giorni la settimana successiva per il fine settimana prima di Pentecoste. “È una decisione drammatica con perdite per oltre 2 milioni di euro per l’economia locale”confidava Jean-Paul Fournier nel 2004, esasperato e consapevole della necessità di una giornata di solidarietà. Anche in Francia i sindacati si sono fatti avanti con forza.

Di nuovo vacanze nel 2008

Dopo essere stato un giorno di solidarietà, dal 2008 il lunedì di Pentecoste è tornato ad essere un giorno festivo, comunque non riservato al lavoro. I datori di lavoro possono quindi scegliere un altro giorno. «Il lunedì di Pentecoste è già interessato da questa giornata di solidarietà Per il momento siamo allo stadio delle ipotesi»tuttavia, indica Laurent Burgoa.

Il senatore precisa che sarà attento ai dibattiti dei prossimi giorni sul disegno di legge sul finanziamento della previdenza sociale. Né il secondo giorno di solidarietà dovrebbe eliminare il giovedì dell’Ascensione come giorno festivo, ad esempio, cosa che metterebbe in difficoltà la feria di Alès o addirittura il pellegrinaggio da Santa Cruz a Nîmes.

Al Senato sembra tutto aperto, compreso il fatto di non toccare i giorni festivi ma di spalmare le sette ore di lavoro nell'arco dell'anno.

Xavier Douais (CPME) è favorevole a questa proposta

Eletto e imprenditore di Nîmes, Xavier Douais, vicepresidente nazionale del CPME, si dichiara favorevole “tutto ciò che consente l'aumento della quota di lavoro. La misura di solidarietà ha permesso di portare nel 2023 2,2 miliardi di euro. C'è un punto di vigilanza: è sugli incrementi di produttività e dobbiamo che riguardi tutti i dipendenti. Sono favorevole una vera giornata di solidarietà perché la gente capisca bene le cose.

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