Il partito di Glucksmann nega per il momento qualsiasi “accordo”.

Il partito di Glucksmann nega per il momento qualsiasi “accordo”.
Il partito di Glucksmann nega per il momento qualsiasi “accordo”.
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L’eurodeputata Place publique Aurore Lalucq ha segnalato lunedì 10 giugno che i partiti di sinistra EELV, PS, PCF e LFI non hanno ancora trovato un accordo in vista delle elezioni legislative anticipate. Ma le discussioni sono “aperte”.

I sostenitori della sinistra hanno esultato, questo lunedì 10 giugno, per l’annuncio fatto da LFI, EELV, PS e PCF 24 ore dopo lo scioglimento dell’Assemblea nazionale da parte di Emmanuel Macron. Le organizzazioni di sinistra vogliono “sostenere singoli candidati” per le prossime elezioni legislative e “costruire un nuovo fronte popolare”.

Sebbene il suo movimento, Place publique, abbia firmato un comunicato stampa congiunto, Aurore Lalucq nega per il momento qualsiasi “accordo” tra le forze di sinistra.

“Non si tratta di un accordo, bensì di un’apertura di discussione che ha permesso di fissare le nostre condizioni”, scrive colui che figurava al quarto posto nella lista di Raphaël Glucksmann alle elezioni europee.

Discussioni sul programma questo martedì

Queste “condizioni” sono una “linea chiaramente pro-europea”, un “incrollabile sostegno alla resistenza ucraina e alla consegna di armi” e un “rifiuto della brutalizzazione della vita politica e delle calunnie”. Termini che erano già stati posti da Raphaël Glucksmann su France 2 questo lunedì.

Sospesi per la notte, i colloqui tra EELV, PS, LFI e PCF dovranno riprendere martedì 11 giugno per discutere del “programma rivoluzionario” che i futuri deputati di sinistra porteranno avanti in caso di elezioni.

“Il nostro obiettivo è governare per rispondere alle emergenze democratiche, ecologiche, sociali e di pace”, si legge in un comunicato congiunto.

Jean-Luc Mélenchon, che i socialisti vogliono allontanare dalla riforma della sinistra, ha subito elogiato

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