Azione Gatineau, più forte che mai

Azione Gatineau, più forte che mai
Azione Gatineau, più forte che mai
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Se questo è vero, non lo hanno dato a vedere durante le elezioni suppletive di domenica sera.

Action Gatineau esce più forte che mai da queste elezioni causate dalle dimissioni premature dell’ex sindaco France Bélisle.

Non solo il partito politico è tornato in municipio con Maude Marquis-Bissonnette, ma Action Gatineau ha anche vinto le elezioni suppletive nel distretto di Carrefour-de l’Hôpital eleggendo la sua candidata Catherine Craig-St-Louis.

Una vittoria totale che decine di attivisti di Action Gatineau hanno festeggiato ad alta voce domenica sera al Minotauro, alla presenza dell’ex sindaco Maxime Pedneaud-Jobin, uno dei primi a congratularsi con il nuovo sindaco per la sua vittoria. Un momento di grande emozione per lui.

Mai dal suo ingresso alla Camera dei Cittadini nel 2013 il partito politico aveva potuto contare su una presenza così forte al tavolo del consiglio comunale. Action Gatineau dispone ora di 10 seggi su 20 possibili.

La nuova sindaca, infatti, potrà contare anche sulla maggioranza dei consiglieri comunali per sostenerla nelle votazioni importanti con il ritiro, a tempo indeterminato, della consigliera indipendente Jocelyn Blondin, per motivi di salute.

Dire che alcuni avevano previsto il declino di Action Gatineau dopo la partenza dell’ex sindaco Maxime Pedneaud-Jobin. Bisogna ammettere oggi che il partito è riuscito a rinnovarsi e anche ad estendere la propria influenza politica nonostante le critiche rivolte ad esso.

Si dirà anche che Maude Marquis-Bissonnette è stata eletta approfittando della divisione del voto tra i sei candidati indipendenti che l’hanno fronteggiata. Ma anche in una gara a due contro Yves Ducharme avrebbe potuto far bene, recuperando parte del voto delle donne e delle comunità culturali andato alla sua avversaria Olive Kamanyana.

Diremo anche che Maude Marquis-Bissonnette ha approfittato del basso tasso di partecipazione (33%, è straziante!) per vincere. In un contesto del genere, non c’è dubbio che la “macchina” elettorale di Action Gatineau, sempre molto motivata e molto mobilitata, sia riuscita a far uscire il voto meglio dei suoi avversari.

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No, l’Azione Gatineau non è mai stata così forte.

L’ex sindaco Maxime Pedneaud-Jobin ha dovuto governare con un partito politico di minoranza al tavolo del consiglio comunale. Una realtà che lo ha costretto ad annacquare il vino e a negoziare con gli indipendenti per portare avanti le sue idee.

Sotto France Bélisle, il partito politico ha formato una solida opposizione composta da 8 eletti che sono riusciti a ottenere voti importanti con il sostegno di consiglieri indipendenti come Steven Boivin e Edmond Leclerc.

Con Maude Marquis-Bissonnette in municipio, Action Gatineau potrà manovrare per la prima volta in acque maggioritarie alla Casa del Cittadino, almeno fino al ritorno di Jocelyn Blondin al tavolo del consiglio.

Possiamo pensare che la nuova sindaca approfitterà di questo per portare avanti il ​​progetto del tram che le sta a cuore. O anche il finanziamento del piano sul clima, un dossier che ha pilotato quando era consigliera comunale.

Il giorno dopo queste elezioni suppletive, Action Gatineau sembra più presente e più influente che mai. “Le idee, soprattutto quelle grandi, non funzionano da sole”, ha affermato Maude Marquis-Bissonnette nel suo discorso di vittoria. Hanno bisogno di persone che li trasportino”.

Questo è un altro vantaggio del partito politico: le sue idee sono ampiamente conosciute, indipendentemente dal candidato sindaco o consigliere che le porta avanti.

Mentre i candidati indipendenti devono ricominciare da zero in ogni elezione per farsi conoscere e attirare gli elettori.

Compito non facile: parlare con Daniel Feeny che, nonostante buone idee e un’ottima campagna, non è riuscito a fare meglio del 4° posto perché sconosciuto alla popolazione.

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Il candidato sconfitto, Daniel Feeny (Simon Séguin-Bertrand/Le Droit)

In una conferenza stampa, un giornalista ha chiesto a Maude Marquis-Bissonnette se questa fosse l’ultima elezione con un solo partito politico a Gatineau. “Lascerò che siano gli analisti a rispondere a questa domanda”, ha detto.

Da tempo sostengo che abbiamo bisogno di un altro partito politico per controbilanciare l’Azione Gatineau.

La politica è l’arte di riunire le persone attorno a idee comuni. Cosa potrebbe esserci di più efficace di un partito politico per raggiungere questo obiettivo? Action Gatineau lo sta dimostrando, elezione dopo elezione.

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