Esempi? All’inizio dell’autunno, il governo ha imposto limiti alle soglie di investimento delle reti dell’istruzione e dell’istruzione superiore. Questa decisione è incomprensibile e incoerente quando il degrado dei nostri stabilimenti è evidente e la carenza di risorse è evidente.
Ricordiamo che due terzi degli edifici del CEGEP sono in cattive condizioni e il revisore generale del Quebec ritiene che gli investimenti previsti siano in gran parte insufficienti per ripristinare la situazione.
Alla fine di ottobre, il CAQ ha annunciato il congelamento delle assunzioni nei servizi pubblici per “lavori amministrativi”, ignorando “tutto ciò” che un ospedale, una scuola o un CEGEP possono costituire. E, nelle ultime settimane, si sono susseguiti annunci di chiusura di classi di francesizzazione.
Privatizzare a tutti i costi a beneficio dei ricchi
Allo stesso tempo, il governo, che non ha ancora migliorato l’accesso al sistema sanitario, continua contro ogni previsione nella privatizzazione e non riesce a raggiungere l’obiettivo di fronte alla crisi immobiliare non dando priorità all’edilizia sociale. Sebbene sia stato dimostrato che il contributo del settore privato è più costoso per lo Stato, abbiamo il diritto di chiederci: nell’interesse di chi vengono messe in atto queste politiche? Altrimenti per i più ricchi della nostra società.
Attualmente sono più di due milioni gli abitanti del Quebec senza medico di famiglia, le liste d’attesa per gli interventi chirurgici crescono, diverse migliaia di persone aspettano un alloggio a basso costo o spendono più del 30% del proprio reddito per la propria casa. Peggio ancora, il governo sta valutando la possibilità di tagliare alcune prestazioni di assistenza sociale. La ciliegina sulla torta è che ci troviamo di fronte ad una crisi ambientale senza precedenti, che sta avendo effetti concreti e devastanti sulla vita di tantissime persone.
Tassazione progressiva invece di tagli
Mentre il ministro delle Finanze del Quebec Eric Girard presenterà il suo aggiornamento economico il 21 novembre, la Coalizione della Mano Rossa (una vasta coalizione composta da una quarantina di gruppi sociali) chiede un cambio di rotta nelle politiche pubbliche del governo affinché siano al servizio dei più grandi maggioranza della popolazione e contribuire alla giustizia sociale.
Ci rifiutiamo di permettere che la lotta contro il deficit venga portata avanti a scapito dei più indigenti e che si accentui la distruzione della rete di sicurezza sociale e dei servizi pubblici. Riteniamo, al contrario, che la questione delle finanze pubbliche debba essere affrontata attraverso una tassazione progressiva.
La popolazione del Quebec ha diritto a una rete di sicurezza sociale solida, accessibile, universale e gratuita. Ciò implica che i fondi pubblici vengano utilizzati per finanziarlo e non per sovvenzionare le multinazionali che non hanno a cuore il benessere della popolazione. Esistono molte soluzioni che permetterebbero di finanziare i servizi: si tratta che il governo scelga lo schieramento della maggioranza della popolazione piuttosto che quello dei più abbienti.
Benoît Lacoursière, presidente della Federazione nazionale degli insegnanti del Quebec (FNEEQ–CSN) a nome della Coalizione Main rouge