Nel grigiore di novembre e con le temperature che scendono, quanto ci costa il riscaldamento? Da un carburante all’altro i prezzi variano notevolmente.
Per chi si scalda con l’olio, buone notizie, da tre anni il prezzo di 1.000 litri di olio combustibile domestico non era più così basso in autunno: 1.150 euro, secondo gli ultimi dati dell’INSEE. Lo scorso anno erano 1.375 euro, 1.560 nel 2022.
Questo è direttamente collegato ai prezzi del petrolio. L’anno scorso ci siamo avvicinati ai 100 dollari al barile a causa delle tensioni in Medio Oriente. Due anni fa eravamo ben al di sopra di tale livello con la guerra in Ucraina. Questi prezzi sono quindi in gran parte diminuiti e questo è tanto meglio per chi è vicino 3 milioni di francesi che si riscaldano con l’olio combustibile. Rimaniamo ancora ben al di sopra di quanto abbiamo pagato negli ultimi 20 anni, con prezzi medi per 1000 litri che variano tra 500 e 900 euro.
Per fare rifornimento, da tempo si consiglia di acquistare l’olio combustibile in estate, ma a causa della volatilità dei prezzi del petrolio, questo è sempre meno vero. Negli ultimi dieci anni, il prezzo dell’olio combustibile ha raggiunto il minimo annuale cinque volte in inverno, il suo massimo cinque volte in autunno. Quindi, in questo momento, è meglio aspettare ancora un po’.
Dovremmo cambiare fornitore di gas o luce?
E se riscaldi a gas o a luce elettrica, è il caso di cambiare fornitore? Per l’energia come per tutto il resto bisogna saper essere opportunisti. Quindi, cambia quando c’è un’offerta interessante e soprattutto più economico di quello che paghi. Potremmo anche cambiare ogni anno, per esempio.
Quello che devi vedere è se il prezzo è fisso e per quanto tempo, oppure se si tratta di un prezzo di vendita regolamentato. Prezzo fisso, sai quanto paghi ogni mese, ma solo per un periodola maggior parte delle volte, infatti, è un anno. Può essere attraente all’inizio, poi diventare molto più costoso in seguito, quindi fai attenzione.
Al contrario, la tariffa regolamentata oscilla più spesso, ma meno forte, è la vecchia tariffa del FES che lo Stato regola due volte all’anno in funzione dei prezzi. Molti fornitori seguono questi prezzi.
Se non hai paura delle pratiche burocratiche, sappi che è molto semplice cambiare fornitore. Non è previsto alcun periodo di impegno.
Infine, un dettaglio è molto importante da guardare oltre il prezzo: la tariffa di riferimento al mediatore energetico. Facendo un veloce confronto su internet mi è stato proposto il provider WekiWi, il fornitore ha attaccato in media più volte degli altri. La cosa migliore è andare sul sito del mediatore energetico per verificare che il fornitore sia il più onesto possibile.
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