Compra un Cybertruck e si rende conto troppo tardi che il camion è troppo grande

Compra un Cybertruck e si rende conto troppo tardi che il camion è troppo grande
Compra un Cybertruck e si rende conto troppo tardi che il camion è troppo grande
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La vita di Blaine Raddon, residente a Salt Lake City, è cambiata radicalmente dopo essersi separato dalla moglie. Ha dovuto lasciare la casa condivisa per ritrovarsi in un appartamento, dove i parcheggi sono stretti… troppo per il nuovissimo Cybertruck di cui si è da poco impossessato! Ha scoperto che il camion, lungo più di 5,5 metri e largo 2,5 metri, non entrava nel suo nuovo parcheggio.

Il Cybertruck occupa troppo spazio nella vita

Dopo aver messo le mani sul suo veicolo, Blaine si rese presto conto che non sarebbe stato in grado di parcheggiarlo adeguatamente nel suo complesso di appartamenti. Così ha contattato la concessionaria Tesla di Salt Lake City per provare a restituire il camion. Tuttavia, la risposta del manager è stata chiara: la sua situazione non costituiva una circostanza imprevista che giustificasse il recupero del veicolo da parte di Tesla.

Il contratto d’ordine del veicolo, ovviamente firmato da Raddon, prevede che il proprietario di un Cybertruck non possa rivendere il proprio veicolo durante il primo anno, pena la multa di 50.000 dollari e il divieto di acquistare veicoli futuri. Nonostante questa clausola, il nuovo proprietario sperava di trovare una soluzione con il costruttore, ma i suoi tentativi non sono serviti a nulla.

In uno scambio di e-mail con la concessionaria, Blaine Raddon ha spiegato che il Cybertruck era ” molto più grande » del previsto e di aver dovuto effettuare diverse manovre per parcheggiarlo, rendendo del tutto impossibile l’utilizzo quotidiano del veicolo. Propose diverse soluzioni, tra cui la restituzione del camion, lo scambio con una berlina o l’autorizzazione a rivenderlo senza trarne profitto. Ma il concessionario ha rifiutato queste proposte, ricordando i termini rigorosi del contratto.

Raddon ha inoltre sottolineato che non stava cercando di trarre profitto dalla rivendita, ma semplicemente di porre rimedio ad una situazione imprevista e a dir poco scomoda. Sebbene il suo edificio consenta al Cybertruck di parcheggiare, sporge dallo spazio e rischia di essere danneggiato da altri veicoli. Tesla, da parte sua, non ha ancora risposto alla sua richiesta di clemenza.

Questa storia mette in luce le difficoltà che possono incontrare i possessori di veicoli di grandi dimensioni come il Cybertruck, soprattutto in ambienti urbani con spazi limitati. Difficile però compatirli: sapevano al momento dell’ordine che il camion era… un camion, quindi qualcosa di grosso e poco pratico in città. Tuttavia, il contratto di Tesla sembra mancare di flessibilità di fronte ai cambiamenti della vita impossibili da prevedere.

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