Gli atleti hanno partecipato all’evento, non per rappresentare il Canada, ma la bandiera del Quebec. Per l’allenatore e olimpionica Nadine Rolland, questo viaggio rappresenta la realizzazione di un sogno d’infanzia.
“Mi sono detta ‘sarebbe straordinario se potessimo offrire ai quebecchesi l’autonomia sportiva per esibirsi su un palcoscenico internazionale'”, esprime la signora Rolland, che è anche fondatrice del club sportivo con il giocatore di rugby Frédérick Asselin.
Le Olimpiadi scolastiche non si concentrano solo sulle prestazioni, ma piuttosto sulla promozione dei valori sportivi, come lo spirito di squadra e l’aiuto reciproco. E anche se i nuotatori non sono stati in Bahrein per vincere tutte le gare, i quebecchesi sono riusciti a lasciare il segno in un altro modo e hanno vinto la medaglia di sportività (Premio Fair Play).
Dopo aver notato che i nuotatori del Malawi non avevano costumi da bagno, caschi o occhialini da competizione, i nuotatori del Quebec non hanno esitato a offrire loro la loro attrezzatura.
“Abbiamo dato loro qualcosa che non avevano ed è stato davvero gratificante”, afferma Mathilde Roesch.
La prossima edizione dei Giochi Olimpici Scolastici si terrà nel 2026 e già diverse lontre vogliono ricreare l’esperienza.
“È una storia incredibile quella che sta iniziando. Alla fine non sappiamo dove andrà a finire, ma so che continuerà per altre generazioni di giovani”, dice il direttore generale della società sportiva, signor Asselin.
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