I permessi di prospezione dell’oro sono stati concessi nell’Haute-Vienne dopo la chiusura delle miniere d’oro di Bourneix nel 2002?

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Per circa quarant’anni non vi furono più miniere d’oro nell’Haute-Vienne. Ma circa trent’anni dopo la chiusura della miniera di Cheni, furono intraprese delle ricerche, per conto dell’Ufficio di ricerche geologiche e minerarie (BRGM), nel sud dell’Haute-Vienne, vicino a Saint-Yrieix-la-Perche, du Chalard, de Ladignac-le-Long… Siamo di nuovo alla ricerca dell’oro, sulla faglia lunga quasi 10 chilometri dove secoli prima i Galli sfruttavano il prezioso minerale. I risultati sono conclusivi. Ricominceremo a scavare. Fino a 400 metri questa volta.

Carotaggio alla ricerca di minerale (foto Maison de l’or en Limousin).

1982-2002, la Société des mines du Bourneix

Nel 1982, la Société des mines du Bourneix è stata creata dalla BRGM (tramite la sua filiale Coframines) e dalla società mineraria Penarroya. La miniera dà lavoro a un centinaio di persone, tra cui 70 minatori, e sostiene un centinaio di altre persone con lavoro indiretto. Ogni anno, in media, 2 tonnellate di oro lasciano Bourneix. Nel 1988 l’azienda è stata rilevata da Areva. Le miniere di Bourneix chiuderanno nel 2002, a causa del calo del prezzo dell’oro.

Oppure et arsenico

Per 20 anni il minerale è stato estratto da diverse miniere, a cielo aperto o sotterranee. Esplosivi, camion, attrezzature specifiche per minatori, condotti di ventilazione, pozzi di ventilazione con uscita all’esterno: gli strumenti operativi si sono evoluti. Gli obiettivi rimangono gli stessi: estrarre l’oro e separarlo dalla roccia. Il minerale estratto dalle varie miniere di Bourneix va alla fabbrica, per essere lì frantumato una prima volta, poi una seconda volta, dando una polvere grigia, carica di oro ma anche di arsenico.

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