Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un trattato di mutua difesa con la Corea del Nord, i cui soldati sono già, secondo Kiev e Washington, sul punto di unirsi ai russi nella lotta contro le forze ucraine.
Concluso nel corso di una rara visita di Vladimir Putin a Pyongyang nel mese di giugno, questo trattato tra le due bestie degli Stati Uniti prevede in particolare un “aiuto militare immediato” reciproco in caso di attacco contro uno dei due paesi.
L’8 novembre la camera alta del parlamento russo ha ratificato questo trattato, che per entrare in vigore doveva ancora essere firmato dal presidente russo.
Sabato sera il Cremlino ha pubblicato sul suo sito web la legge di ratifica del trattato.
L’accordo formalizza mesi di approfondimento della cooperazione in materia di sicurezza tra i due paesi, alleati comunisti durante la Guerra Fredda.
La Russia e la Corea del Nord si sono avvicinate notevolmente da quando è iniziato l’attacco russo all’Ucraina nel 2022.
L’accordo impegna inoltre i due Paesi a cooperare a livello internazionale per opporsi alle sanzioni occidentali e coordinare le loro posizioni alle Nazioni Unite.
Il presidente Putin a giugno ha definito l’accordo un “documento rivoluzionario”.
Citando rapporti di intelligence, Corea del Sud, Ucraina e Occidente affermano che la Corea del Nord ha schierato circa 10.000 soldati in Russia per combattere l’Ucraina.
Interrogato pubblicamente sullo schieramento lo scorso ottobre, il presidente russo non ha negato, deviando invece la domanda per criticare il sostegno occidentale all’Ucraina.
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