“Non ci arrenderemo”, reagisce Benyamin Netanyahu

“Non ci arrenderemo”, reagisce Benyamin Netanyahu
“Non ci arrenderemo”, reagisce Benyamin Netanyahu
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Sono quattro, rilasciati nel corso a “operazione speciale” nel centro della Striscia di Gaza. La fine della loro prigionia è stata annunciata dall’esercito israeliano sabato 8 giugno 2024. Per il primo ministro Benjamin Netanyahu è la prova che il suo Stato non si arrenderà “di fronte al terrorismo” di Hamas palestinese, contro cui combatte ormai da quasi otto mesi. ”Non ci arrenderemo finché non avremo completato con successo la missione e riportato a casa tutti i nostri ostaggi, vivi e morti”, ha aggiunto all’attenzione delle forze israeliane.

Per liberare questi ostaggi, l’IDF ha proceduto “un’operazione speciale difficile, di giorno, a Nousseirat”, un campo situato nel centro della Striscia di Gaza. Uno dei suoi agenti è morto durante questa operazione.

Rapito dal sito del festival Nova

I quattro ostaggi liberati erano stati “rapito” sul sito del festival di musica elettronica Nova il 7 ottobre, secondo l’esercito. Sono Almog Meir Jan, 22 anni, Noa Argamani, 26 anni, Andrey Kozlov, 27 anni, e Shlomi Ziv, 41 anni. Loro sono dentro ” buona salute “ e sono stati trasferiti in un centro medico vicino a Tel Aviv, per “esami medici aggiuntivi”.

“Siamo molto felici di darvi il benvenuto a casa,” Yoav Gallant, il ministro della Difesa israeliano, si è congratulato con se stesso sul social network Il Forum delle famiglie in ostaggio ha accolto con favore a “trionfo miracoloso”.

L’IDF è orgoglioso di aver ucciso, durante lo sciopero di sabato, “17 terroristi”. Di “notizie false”, risponde Hamas che, senza reagire alla liberazione degli ostaggi, ha annunciato sabato un bilancio di almeno 210 morti e “più di 400 feriti” negli attacchi israeliani perpetrati nella zona interessata, il campo di Nousseirat.

“Il nostro popolo non si arrenderà e la resistenza continuerà a difendere i nostri diritti contro questo nemico criminale”, Lo ha affermato il leader di Hamas Ismail Haniyeh, con sede in Qatar, in una nota.

Se l’esercito israeliano ha assicurato di colpire “infrastruttura terroristica” in questo settore, testimoni hanno riferito di spari da droni ed elicotteri direttamente contro il campo.

Tregua per Benny Gantz

In Israele, Benny Gantz, l’ex capo dell’esercito divenuto rivale politico di Benjamin Netanyahu, annuncerà le sue dimissioni sabato sera. Ha chiesto l’adozione di un “piano d’azione” sul dopoguerra nella Striscia di Gaza, altrimenti sarà “costretto a dimettersi dal governo”, al quale aveva aderito dopo il 7 ottobre.

Ma ha annullato l’intervento previsto per sabato, secondo il suo portavoce, poco dopo l’annuncio della liberazione degli ostaggi.

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