Sempre più organizzatori di gare stanno passando dall’asfalto al trail running. Esempio nei Pirenei orientali.
“Circa quindici anni fa c’erano quelle storiche, l’Escaro, la Carença, la Massane, le Lucioles de Castelnou, le Pérics, la Sky Race d’Amélie, l’Eus e il Canigou ovviamente, ma da qualche tempo le gare della natura si stanno moltiplicando”, analizza Marc Vila, riferimento della corsa nel reparto, riavvolgendo il filmato dello sviluppo del percorso. Oggi, quando tiriamo fuori l’abaco, contiamo nientemeno che “47 percorsi su 77 eventi elencati nel calendario delle gare fuori dallo stadio”secondo Franck Couilloux, presidente della Commissione Corse Fuori Stadio dei Pirenei Orientali.
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Campi da gioco vari
Va detto che tra l’Albères, l’Aspres, la Cerdagne, il Vallespir, il massiccio del Canigou… i campi da gioco sono vari. E prendiamo l’esempio di Sorède lo scorso fine settimana. Una croce di St-Martin che un tempo contava 300 corridori e che ha raddoppiato il suo gruppo completando i suoi 27 km con una distanza più breve (13 km). “Prima della tendenza era la difficoltà sia in termini di dislivello che di distanza. Oggi stiamo aprendo formati più accessibili per gli abitanti delle città”continua Marc Vila. E funziona. Inoltre, nel dipartimento si stanno allestendo numerosi tratti di sentieri per soddisfare la domanda: Tocats del Cim a Céret, Argelès Trail Nature negli Albères, You Can Trail negli Aspres, i Viagatanes del Volo nella bassa Vallespir…
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Associazioni che diventano anche organizzatrici di gare come il Trail des Salines per i Tocats del Cims cari a Fred Vicens. Ma lì si incontrano altre difficoltà nel tracciare percorsi spesso soggetti ai vincoli delle organizzazioni naturalistiche o di protezione degli animali: Natura 2000, riserve nazionali o regionali, ONF (Ufficio nazionale delle foreste) o DDTM (Direzione dipartimentale dei territori del mare).
Vedendo Ultras come la Diagonale des Fous, l’Ultra Trail du Mont-Blanc, i Templari in televisione… la gente vuole mettersi alla prova
Ma l’entusiasmo è palpabile, questo è chiaro. A Banyuls-sur-Mer, per il Madeloc Sky Trail, Jérôme Auffret e la sua squadra hanno venduto gli ultimi 25 dei loro 800 pettorali distribuiti su tre distanze in meno di 60 secondi. “Dal vedere gli Ultra come la Diagonale des Fous, l’Ultra Trail du Mont-Blanc, i Templari in televisione… la gente vuole mettersi alla prova nella natura al proprio ritmo. Anche per questo le staffette si sviluppano come sulla 100 Miglia (170 km ) Diventa un progetto familiare, amichevole… Si corre, ci si allena insieme E poi a casa, a venti minuti da Perpignan, hai tutto il terreno per divertirti. continua Marc Vila, che domenica mattina 8 ottobre garantirà il cronometraggio della corsa dei Lézards d’Eus. Una traccia.